Noi che credevamo nella BPVi: "la banca fa i conti senza l’oste"
Venerdi 13 Gennaio 2017 alle 22:02 | 0 commenti
Dopo l’ammissione di colpa di un comportamento poco trasparente nella gestione degli istituti dimostrato dalla volontà di rimborsare i soci risparmiatori, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca fanno i conti senza l’oste, scrive l'Associazione Noi che credevamo nella BPVi nella nota che pubblichiamo, spacciando un’operazione commerciale, come quella proposta in questi giorni dei ristori, per una responsabile azione sociale di riscatto. L’operazione messa in campo per noi è ingiusta e iniqua. I piccoli-medio risparmiatori che hanno creduto nei due istituti veneti affidandogli soldi veri, rivogliono soldi veri senza se e senza ma. Troppi i vincoli e le procedure per un rimborso gridato ma, realmente, non voluto. La miseria la lasciamo ai miseri.
Noi dell’associazione “Noi che credevamo nella Banca Popolare di Vicenza e in Veneto Bancaâ€, continuiamo in maniera sempre più convinta e tenace la nostra lotta.
Abbiamo aspettato di avere dati certi e l’incontro di oggi con i vertici di BPVI prima di esprimere il nostro parere.
Non vogliamo l’elemosina da chi ha stuprato il nostro territorio, ha abusato della nostra fiducia e ci ha sottratto i nostri risparmi.
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