No vaccino, scelta libera ma ne paghi le eventuali conseguenze chi la fa
Sabato 22 Luglio 2017 alle 13:25 | 0 commenti
Infuria la polemica contro le vaccinazioni obbligatorie, si manifesta al grido "libertà " anche a Vicenza. Bene in nome della libertà i genitori hanno l'obbligo di mantenere ed educare i figli secondo quanto stabilito dalla Costituzione della Repubblica Italiana (art.30) e quindi di operare le scelte più opportune, anche se va tenuto presente che l'art. 32 riconosce allo Stato la tutela della salute e che per disposizione di legge si può obbligare un cittadino a un determinato trattamento sanitario. Non è facile districarsi nelle maglie di ciò che la Costituzione prevede. ma forse vi è una possibile soluzione che demanda a chi sceglie la responsabilità totale della sua scelta, non solo in ordine al mantenimento in ordine alla salute dei figli, ma anche la responsabilità civile, penare ed economica.
Una scelta è tale per libertà , come si grida, ma anche perché essa coinvolge tutti gli aspetti e non solo quelli che più appaiono meritori di scelta, appunto. Pertanto quei genitori che intendessero non sottoporre i propri figli alle vaccinazioni debbono pur essere consapevoli dei rischi per i figli e per l'intera comunità . Pertanto debbono rispondere della non vaccinazione dei figli in sede civile e penale, perché la malattia di un loro figlio può provocare malattia in altri, in particolare altri non vaccinati anche per motivi di salutiederivati da altre patologie. Infine debbono rispondere anche economicamente in primo luogo delle eventuali cure necessarie per il recupero della salute del figlio (medico, medicine, esami, degenza, eventuale necessità di riabilitazione, ecc.), in secondo luogo del danno provocato ad altri cittadini di tutte le età e dei danni provocati all'intera comunità .
Infatti, la libertà è totale, ma le proprie scelte non debbono essere a carico della comunità qualora, disgraziatamente si verificassero dei danni derivati dalla non vaccinazione. Chi non intende usufruire dello Stato che mette a disposizione le vaccinazioni, deve anche essere consapevole di tutto. Invece si grida alla libertà , ma senza mai considerare le conseguenze e queste debbono invece essere tenute presenti e responsabilmente accettate. Solo in questo caso il discorso sulla libertà di scelta è serio, anche se si nutrono dubbi sulla capacità decisionale di coloro che si basano solo su studi che appoggiano la loro scelta. La scienza è un gran bene per la salute umana da quando, era il 1796, E. Jenner scoperte il vaccino antivaiolo. Da quel momento inizia una nuova era per la medicina e in particolare per quella che oggi chiamiamo preventiva. Certo le scienze naturali e la medicina non sono la perfezione e in alcuni casi l'errore è a portata di mano e tutti, naturalmente, sperano che non capiti a loro, ma è un bene e prima di rinunciarci bisogna avere la consapevolezza e la responsabilità più che di una scelta, che avviene spesso tra equivalenti, di una deliberazione ossia un atto capace di motivarsi e di essere in grado di confutare tutte le altre possibili soluzioni. Ciò che manca oggi, nell'epoca in cui si invoca spesso la scienza anche per togliere la vita, vedi il caso di Charlie Gard. È importante non ciò che appare, ma ciò che le scienze possono confermare, pur con tutte le difficoltà che possono sussistere. Ma se i genitori intendono operare nella direzione della non vaccinazione, se ne assumano legalmente ed economicamente le conseguenze.
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