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No alla fusione tra Aceagas-Aps ed Hera, l'appello dei comitati pro Acqua Pubblica

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 21 Settembre 2012 alle 10:33 | 0 commenti

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Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua  -  A poco più di un anno dalla grande vittoria referendaria del 12 e 13 giugno 2011 quando milioni di nostri concittadini si pronunciarono in maniera chiara e inequivocabile sulla ripubblicizzazione del servizio idrico integrato e la fuoriuscita dell'acqua dal mercato e dalle logiche di profitto, sulla cancellazione in tariffa della remunerazione del capitale investito dal gestore... ci ritroviamo quasi punto e a capo.

Perché la progettata operazione di fusione, meglio, incorporazione della nordestina Acegas-Aps nell'emiliano romagnola Hera, con la partecipazione della Cassa Depositi e Prestiti, rappresenta solo l'ultimo anello di una serie di provvedimenti (del governo Berlusconi prima, del governo Monti poi) tesi a svuotare la carica autenticamente democratica del risultato referendario, diretto a riportare acqua e servizi pubblici locali sotto il controllo diretto dei cittadini. Un'operazione, dunque, che se si pone in rotta di collisione con l'esito referendario, risulta poi perfettamente coerente con l'assunto dominante: i "mercati" dettano la linea politica ai Governi esattamente come i consigli di amministrazione (delle due società) decidono al posto dei Consigli comunali (chiamati poi a ratificare quelle scelte). E decidono su beni essenziali alla vita di noi tutti, ponendo una pietra tombale sulla possibilità, da parte della cittadinanza, di intervenire su scelte così fondamentali nella vita materiale di ciascuno (in gioco, ricordiamolo, non è solo la gestione del servizio idrico ma anche quella dei rifiuti - ancora tutta incentrata sull'incenerimento - e, più in generale, di tutti i servizi locali). Non solo, anche il diritto di essere compiutamente ed esaustivamente informati ci viene nel contempo negato. È un'operazione finanziaria che toglie dai territori la gestione dei servizi pubblici locali, i comuni non conteranno più nulla. Le bollette dell'acqua e dei rifiuti continueranno ad aumentare in modo spropositato. Non calano le perdite idriche, calano invece investimenti e manutenzione, aumenta invece il debito accumulato: 2 miliardi e 800 milioni di € dopo la fusione. Saranno i cittadini ed i lavoratori a pagare, ed il debito sarà il motore della privatizzazione totale. Aumentano dirigenti e manager strapagati che oggi alla sola HERA costano 19 milioni di € all'anno, cifra destinata a crescere dopo la fusione. Dicono che bisogna essere grandi per competere sul mercato, ma non esiste mercato, né dell'acqua, né dei rifiuti solidi urbani, e la Corte Costituzionale ha abrogato la nuova privatizzazione dei servizi pubblici voluta da Berlusconi e poi da Monti.
È una operazione oscura della quale non solo i cittadini, ma anche i consiglieri comunali, le giunte e
moltissimi sindaci non sanno nulla e la pagheranno i cittadini con le loro bollette, l'ambiente e la qualità della risorsa, i lavoratori dell'azienda e degli appalti. Ecco dunque spiegato il senso del nostro appello:
ci rivolgiamo, in primis, a voi consiglieri comunali, in particolare a chi è stato con noi nella battaglia
referendaria, perché attraverso il vostro voto nei Consiglio Comunali vi facciate interpreti e portavoce della
volontà popolare, votando coerentemente contro la fusione.
Ma non basta: anche alla luce delle recenti sentenze della Corte costituzionale (n.199 e n.200 del 2012),
occorre prefigurare un reale disegno di ripubblicizzazione di tutti i servizi locali, prendendo a modello
l'ipotesi dell'Azienda speciale. Infatti, la gestione attraverso S.p.A., con capitale pubblico, tutela, come è
noto, l'interesse dei soci ai dividendi, poco e male quello degli utenti!
Si scrive acqua si legge democrazia
Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua
Comitato Provinciale Due Sì per l'acqua bene comune Padova
Comitato Acqua Bene Comune Trieste
Comitato Acqua Bene Comune Friuli Venezia Giulia
Comitato Modenese per l'Acqua Pubblica
Comitato Acqua Pubblica Forlì-Cesena
Comitato Acqua Bene Comune Faenza e Comprensorio
Comitato Acqua Bene Comune Ferrara,
Comitato Acqua Bene Comune Bologna
Comitato Acqua Bene Comune Ravenna
Comitato Acqua Bene Comune Imola
Comitato Acqua Bene Comune Rimini
Aderiscono :
Comitato Savonese Acqua Bene Comune
Comitato Milanese Acqua Pubblica
Comitato Lametino Acqua Pubblica
Comitato acqua bene comune di Pesaro/Urbino
Comitato Pavese 2SI per l'acqua bene comune


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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