Quotidiano | Categorie: Politica

No al carcere per il branco che stupra, l'indignazione di Zaia

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 23 Luglio 2013 alle 21:14 | 0 commenti

ArticleImage

Regione Veneto - “La misura è colma. La sentenza della Corte costituzionale che arriva a dire no al carcere per la violenza sessuale di gruppo se il caso concreto consente di applicare misure alternative ha qualcosa di incredibile e scandaloso. E’  il frutto malato di un Parlamento che non riesce a legiferare in modo severo, di una politica così distante dalle istanze dei cittadini da non saper più né considerare né rispondere al senso comune”.

E’ indignato il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia alla notizia che la Corte costituzionale ha detto no al carcere per il ‘branco’ nel caso concreto ci siano possibilità di misure alternative alla detenzione.

“E’ inaccettabile – continua -  perché così di fatto si declassa uno dei reati più indegni e odiosi e che suscita ribrezzo negli uomini per bene, figuriamoci nelle donne. Mi chiedo a che punto si sia arrivati in questo Paese se si tengono più in conto i diritti dei  maschi violenti più che quelli delle donne e della dignità del corpo femminile. Per crimini come questo si deve andare in galera e buttare la chiave per un bel po’ di anni. In questa selva legislativa creata da un Parlamento incapace di dare ai giudici norme chiare e severe, la certezza del diritto diventa sempre più chimera. Una pagina avvilente, da dimenticare presto, da superare presto con nuove soluzioni di legge, nella speranza che per una volta le Camere ascoltino quello che dice la gente comune”.  

Leggi tutti gli articoli su: Regione Veneto, Luca Zaia, Stupro, stupri di gruppo, stupri

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network