No a ogm, Bizzotto si applichi clausola di salvaguardia prevista dalla normativa Ue
Lunedi 15 Ottobre 2012 alle 12:52 | 0 commenti
On. Mara Bizzotto, Lega Nord - "L'importazione di mais transgenico e di altri organismi geneticamente modificati (Ogm) all'interno dei nostri confini avrebbe effetti catastrofici su tutto il settore dell'agroalimentare «Made in Italy» e metterebbe a rischio la fiducia e la tutela dei consumatori che, per la stragrande maggioranza, guardano con diffidenza e preoccupazione ai cosiddetti prodotti biotech".
L'europarlamentare della Lega Nord, Mara Bizzotto, ha scritto una lettera-appello al Ministro per le Politiche agricole Mario Catania e al Ministro dell'Ambiente Corrado Clini per chiedere "l'applicazione della clausola di salvaguardia, prevista dalla normativa UE, per mantenere l'Italia, almeno nell'immediato, un Paese Ogm-free".
Lo spunto lo fornisce direttamente la Commissione Europea che, proprio in questi giorni, sta valutando la possibilità di importare in Europa il mais geneticamente modificato «Mir 162», prodotto dalla multinazionale Syngenta. Dopo il mancato raggiungimento di un accordo tra i 27 Stati Membri sull'importazione di questo mais transgenico destinato all'alimentazione umana e alla produzione di mangimi, la proposta è tornata infatti nelle mani della Commissione UE che, secondo quanto prevede la procedura comunitaria, deciderà ora autonomamente se dare il via libera definitivo alla proposta.
"E' bene ricordare che l'Italia, in quanto Stato membro, non potrebbe bloccare la coltivazione o l'importazione degli OGM già autorizzati dall'Unione europea, se non facendo ricorso alla cosiddetta 'clausola di salvaguardia' per motivazioni ambientali e sanitarie, prevista dalla normativa europea e già adottata da diversi Stati membri (Austria, Grecia, Ungheria e Francia) - spiega l'On. Bizzotto - Mi appello quindi ai Ministri Catania e Clini affinché prendano finalmente una posizione chiara e decisa contro gli OGM nell'interesse dei cittadini e del nostro agroalimentare, da sempre sinonimo di qualità ed eccellenza a livello mondiale".
Il mais «Mir 162» che la Commissione Europea vorrebbe importare all'interno del mercato unico ha ricevuto il parere favorevole dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ma, secondo l'europarlamentare leghista, non sarebbe comunque sufficiente a scongiurare possibili effetti negativi a lungo termine sulla salute dell'uomo: "Alcuni studi europei hanno infatti già messo in discussione la durata dei test di valutazione scientifica dell'Efsa, considerandoli troppo brevi" osserva la Bizzotto.
Inoltre, sempre in materia di OGM, l'On. Bizzotto ha presentato un'interrogazione al Commissario UE alla Sanità John Dalli per chiedere "una valutazione ufficiale dello studio realizzato dal ricercatore francese Gilles-Eric Séralini, professore di biologia molecolare all'Università francese di Caen, che rileva la pericolosità degli OGM per la salute umana ed in particolare del mais transgenico «NK603», già autorizzato dall'UE".
"Alla luce anche di questa ricerca, il rilascio delle autorizzazioni alla semina degli OGM andrebbe immediatamente sospeso ad ogni livello, così come andrebbe vietata l'importazione di altri prodotti transgenici - chiosa l'eurodeputata leghista - Le colture OGM rappresentano una minaccia sia per l'agricoltura, sia per l'alimentazione e, contrariamente a quanto vogliono farci credere gli euroburocrati complici delle grosse multinazionali agrochimiche, non risolverebbero affatto il problema della fame nel mondo".
In Europa sono 8 i Paesi dove si coltivano prodotti OGM (su una superficie agricola di 114 mila e 290 ettari): Spagna, Romania, Slovacchia, Portogallo, Polonia, Germania, Svezia e Repubblica Ceca. Secondo un recente sondaggio reso noto dalle associazioni di categoria, il 71% degli italiani si è schierato contro gli OGM, ritendo il cibo biotech (transgenico) meno salutare di quello tradizionale.
"La Regione Veneto, così come altre Regioni italiane, si è sempre opposta alla possibilità che sul proprio territorio vengano coltivati e commercializzati prodotti transgenici - conclude l'On. Bizzotto - Soltanto però con una decisione del Governo, che autorizzi l'applicazione della clausola di salvaguardia, potremo ritenerci al sicuro dal pericolo OGM, tutelando così i consumatori e l'agroalimentare di casa nostra. Diversamente, saremo ancora una volta alla mercé di quello che decideranno gli euroburocrati di Bruxelles".
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