No a liberalizzazione selvaggia UE del commercio
Domenica 16 Maggio 2010 alle 01:38 | 0 commenti
Mara Bizzotto, Lega Nord - "Con la Direttiva Bolkestein, l'Europa vuole soffocare i mercati dei nostri paesi, aprendo all'invasione di Cinesi e grande distribuzione. L'ennesimo attacco alle tradizioni e all'economia locale: la liberalizzazione selvaggia sarebbe drammatica per le oltre 10 mila imprese venete e i 20 mila addetti del settore"
"Il mercato rionale è la nuova vittima che l'Europa vuole sacrificare in nome della liberalizzazione selvaggia del commercio: bisogna agire rapidamente per capire cosa l'UE intenda fare per tutelare le tantissime piccole imprese, solitamente a conduzione familiare, che costituiscono la quasi totalità del commercio ambulante del Veneto e dell'Italia".
E' questo il grido d'allarme lanciato dall'Europarlamentare vicentina della Lega Nord, Mara Bizzotto, che ha presentato un'interrogazione alla Commissione Europea in cui chiede se e come l'UE intenda promuovere misure di tutela del settore del commercio ambulante che rischia di esser stravolto dalla Direttiva sulla libera circolazione dei servizi in Europa (meglio nota come direttiva Bolkestein).
"La Direttiva Bolkestein avrà serie conseguenze nel settore del commercio ambulante, tanto per i suoi operatori quanto per gli stessi consumatori (circa 1 milione e mezzo di Veneti) -osserva l'On. Mara Bizzotto- La direttiva infatti darà alle SPA e alle Società Cooperative (finora escluse, per legge, dai mercati italiani) la possibilità di prendere parte alla riassegnazione delle licenze scadute degli ambulanti, subentrando così negli spazi tradizionalmente occupati dalle imprese a conduzione familiare del nostro territorio".
"Questa liberalizzazione porterà ad un progressivo sconvolgimento della situazione attuale e, di fatto, ad una ridistribuzione e ad una possibile "messa all'asta" delle concessioni in scadenza, in base a criteri a tutt'oggi non ancora definiti, ma che in ogni caso non potranno prevedere corsie preferenziali per gli ambulanti che attualmente detengono le concessioni -spiega Mara Bizzotto- Una situazione potenzialmente catastrofica che toccherebbe da vicino le oltre 10 mila imprese venete e i circa 20 mila addetti che vi lavorano, a tutto vantaggio delle imprese della grande distribuzione e dei venditori extracomunitari, in particolar modo cinesi, in grado di rastrellare le licenze scadute".
"E' inaccettabile che il piccolo commercio, già minacciato dall'abusivismo, debba ora confrontarsi con i poteri economici e finanziari della grande distribuzione e con una nuova invasione di commercianti stranieri, che già oggi, in Veneto come in Italia, detengono circa il 30% dei banchetti - afferma l'On. Mara Bizzotto - Ancora una volta Bruxelles ha deciso senza preoccuparsi delle ricadute sulle realtà economiche e sociali locali: i signori dell'Europa ci dicano allora se hanno intenzione, una volta tanto, di badare ai bisogni concreti della gente, anziché scrivere leggi su misura per i potentati economici".
"Quel che resta da fare, in attesa della Conferenza Stato Regioni in materia, è chiedere agli Organismi Comunitari un riesame della Direttiva, allo scopo di escludere il settore del commercio ambulante dal campo di applicazione della direttiva -conclude l'onorevole Bizzotto- Diversamente, sarà difficile trovare una soluzione a quella che, temo, si annuncia come una ancor più massiccia invasione cinese nei mercati e la conquista, da parte dei grandi gruppi di distribuzione, di un settore tradizionalmente espressione dell'identità e della cultura locali, e che ha dato e dà lavoro a tanti nostri concittadini".
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