Nicoli nuovo presidente di Confagricoltura Veneto. Negretto interviene sul vicentino
Venerdi 30 Maggio 2014 alle 14:29 | 0 commenti
Confagricoltura - Lorenzo Nicoli, 47 anni, imprenditore agricolo di Pontecchio Polesine, è il nuovo presidente di Confagricoltura Veneto. Lo ha eletto all’unanimità il Consiglio direttivo, riunito ieri prima dell'assemblea regionale che si è svolta a Ponte di Barbarano Vicentino, che gli ha affiancato, in qualità di vicepresidenti, Giordano Emo Capodilista, presidente di Confagricoltura Padova, e Lodovico Giustiniani, presidente di Confagricoltura Treviso.
I nuovi consiglieri sono il veronese Luigi Caprara, il padovano Simone Menesello, il veneziano Luigi Andretta e la rodigina Deborah Piovan.
Nicoli prende il posto di Giangiacomo Bonaldi, entrato a far parte della giunta esecutiva nazionale di Confagricoltura.
"In Veneto ci sono tante eccellenze che possono essere spese a livello mondiale -, ha detto Nicoli -: dall'ortofrutta al vino, dalle produzioni cerealicole alle bieticole e zootecniche. Noi dobbiamo favorire le forme di aggregazione e un'attenta opera di ristrutturazione, quanto mai opportuna per garantire uno sviluppo attivo delle aziende associate. Confagricoltura Veneto vuole essere protagonista per dare risposte pronte attraverso un'incisiva attenzione al credito, all'internazionalizzazione, allo sviluppo di progetti innovativi".
Nel corso dell'assemblea, di fronte a una sala affollata dai rappresentanti di tutto il Veneto, Nicoli ha annunciato la nascita di una joint venture innovativa non solo per Confagricoltura, ma per tutto il mondo dell'agricoltura e associazionistico nazionale: "A breve costituiremo la rete "Confagricoltura-rete per l'agricoltura veneta" tra le sette sorelle provinciali, mirata ad accrescere la capacità innovativa e la competitività sul mercato. Il contratto di rete avrà lo scopo di accreditarci come soggetto di riferimento principale per lo sviluppo degli interessi e delle attività agricole della Regione Veneto. Condivideremo attività e risorse, scambieremo tra noi il know how tecnologico e commerciale, parteciperemo a bandi di finanziamento pubblico".
Coordinatore della rete sarà Luigi Bassani, direttore regionale e veronese di Confagricoltura, che sottolinea la portata storica dell'accordo: "In un momento fortemente critico per le aziende – dice – l'accordo di rete è la risposta giusta per superare divisioni e antagonismi, rafforzando la competitività delle aziende e la loro capacità d penetrazione nel mercato".
L'assemblea, moderata dal direttore dell'Informatore Agrario Antonio Boschetti, è stata aperta da Michele Negretto, presidente di Confagricoltura Vicenza, con una relazione che ha toccato temi generali come la fiscalità opprimente, la burocrazia complessa, le politiche europee poco equilibrate e gli effetti negativi sulle colture dell'eccezionale piovosità primaverile, puntando poi il dito sulle criticità locali: "In un decennio nel Vicentino sono stati persi più di 20 mila ettari di terreno coltivabile – ha detto -. Oggi ci troviamo a Barbarano Vicentino, circondato da tre o quattro aree industriali quasi completamente vuote. Vigileremo sempre di più perché la futura programmazione urbanistica abbia come sua direttrice portante i reali fabbisogni dell'agricoltura e del territorio".
L'assessore regionale all'agricoltura Franco Manzato ha ricordato l'importante lavoro che Venezia sta compiendo sul prossimo Programma di sviluppo rurale, riducendo le misure di 2/3 rispetto alla programmazione precedente e portandole a 42. "Purtroppo – ha rimarcato – le Regioni più virtuose come il Veneto non sono state premiate con una maggiore entità di risorse disponibili".
Infine Luigi Mastrobuono, direttore generale di Confagricoltura, ha prospettato un orizzonte economico ampio e impegnativo, cui le imprese sono chiamate ad adeguarsi al più presto, caratterizzato dall'internazionalizzazione e dalla necessità di offrire ciò che vuole il mercato mondiale: "Deve cambiare anche la nostra associazione, per stare a fianco delle imprese mettendo a loro disposizione gli strumenti per lo sviluppo".
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