Quotidiano | Categorie: Libri

"Nati per credere", il 19 a Valdagno

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 12 Febbraio 2010 alle 01:09 | non commentabile

Un libro in rete - Guanxinet    

 

Perché il nostro cervello sembra predisposto
a fraintendere la teoria di Darwin

Codice Edizioni

GIORGIO VALLORTIGARA
autore del libro

LUCIANO BORDIGNON
teologo

introduce e coordina
BERNARDETTA PALLOZZI
Comune di Valdagno

venerdì 19 febbraio 2010 ore 20.30
PALAZZO FESTARI - Corso Italia n.63 - Valdagno (VI)

per informazioni: [email protected] tel. 0445 406758 fax 0445 408485
in collaborazione con Libreria De Franceschi snc Valdagno (VI) tel 0445 412877

La teoria darwiniana della selezione naturale è uno dei maggiori successi scientifici di ogni tempo; eppure molte persone che non si occupano di scienza a livello professionale la rifiutano e mostrano invece di credere in varie forme di creazionismo.
Il biologo inglese Richard Dawkins, tra il serio e il faceto, in un'occasione ha osservato che il nostro cervello sembra "specificatamente progettato per fraintendere il darwinismo". Probabilmente soltanto un'altra ipotesi scientifica incontra una simile difficoltà di accettazione tra le persone comuni: quella che la nostra attività mentale sia il risultato dei processi fisici che si svolgono nel cervello.
L'idea esplorata dagli autori di "Nati per credere" è che ci sia più che un'analogia tra queste due difficoltà e che in realtà entrambe derivino dal modo in cui il nostro cervello è stato foggiato dalla selezione naturale. I dati convergenti della psicologia dello sviluppo, della psicologia evoluzionistica, dell'antropologia e delle neuroscienze spiegherebbero l'inclinazione naturale a trovare psicologicamente soddisfacenti le spiegazioni animistiche o quelle basate sul "disegno" intelligente o divino che dir si voglia, delle nostre origini.
In "Nati per credere" uno psicologo cognitivo (Vittorio Girotto), un filosofo della scienza (Telmo Pievani) e un neuroscienziato (Giorgio Vallortigara), intrecciano le proprie riflessioni e le proprie esperienze di ricerca per offrire al lettore una tesi affascinante: il meccanismo evolutivo ha fatto sì che credere nel sovrannaturale sia diventato una parte integrante dei nostri normali processi cognitivi. La mente umana si è infatti evoluta, in virtù del meccanismo della selezione naturale, per pensare in termini di obiettivi e di intenzioni, un adattamento biologico importantissimo per un animale sociale come l'uomo. Affermare che siamo nati per credere non significa offrire alcun alibi per manifestazioni di credenze irrazionali. Non significa che avere una fede religiosa sia più naturale che non averla, né rassegnarsi all'idea che l'educazione scientifica, anche precoce, debba per forza incontrare ostacoli cognitivi insormontabili. Anche se credere non è un'attività infantile né stupida, ma centrale per il funzionamento della nostra mente, nulla esclude che possiamo farne un cattivo uso in molte occasioni.
Essere consapevoli di come si sono evoluti i nostri vincoli cognitivi potrebbe essere un'occasione per maneggiarli in modo più razionale.


Giorgio Vallortigara insegna Neuroscienze cognitive all'Università di Trento, dove dirige il Laboratorio di Cognizione Animale e Neuroscienze del CIMeC (Centro Interdipartimentale Mente/Cervello). E' autore di numerose pubblicazioni scientifiche tra cui "Cervello di Gallina. Visite (guidate) tra etologia e neuroscienze" (2005, Bollati Boringhieri editore, Torino). Parteciperà alla serata Monsignor Luciano Bordignon, Vicario Episcopale per la Formazione del Clero della Diocesi di Vicenza e professore di teologia fondamentale presso la Facoltà dell'Italia settentrionale, sezione di Padova. Coordinerà l'incontro Bernardetta Pallozzi, conservatore naturalista del Museo Civico D. Dal Lago di Valdagno






Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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