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Natale senza festa, aspettando la stangata

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 25 Dicembre 2011 alle 12:52 | 0 commenti

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Consumi contratti, ristoranti vuoti. L'inflazione corre il doppio delle buste paga, la disoccupazione e la cassa integrazione pure. E tra poco arrivano gli effetti della manovra Monti. Sette italiani su 10 risparmieranno quello che possono

La maggioranza degli italiani si avvia a festeggiare un Natale con la cinghia stretta. La manovra dei sacrifici targata Mario Monti induce chi può a mettere da parte i risparmi per la stangata in arrivo nel 2012. Gli ultimi dati Istat confermano che l'inflazione cresce più del doppio rispetto ai salari: il caro vita viaggia al +3,3%, le buste paga si fermano al +1,5%

E questo per quei “privilegiati” che hanno uno stipendio o un lavoro. Non sono inclusi nella lista quei 500mila lavoratori in cassa integrazione a zero ore, né gli oltre 2 milioni di disoccupati (8,5% di italiani, ma quasi il 30% tra i giovani).


Sarà dunque un Natale in famiglia, per chi ha una famiglia. E in casa, per chi ha una casa. I ristoranti non saranno molto gettonati. "Se negli anni passati si faceva fronte al picco natalizio assumendo personale extra – ha detto a Labitalia Esmeralda Giampaoli, presidente Pubblici esercizi della Confesercenti- ora non è più così: i nostri dati ci danno infatti a dicembre 2011 una flessione della frequentazione dei ristoranti del 35% rispetto a dicembre 2010, così come è quasi sparita la consuetudine delle cene aziendali".

Sette italiani su 10 risparmieranno. Il 70,9% vivrà le feste in tono minore rispetto al passato. Secondo un'indagine condotta dalla Camera di commercio di Milano, solo il 23,3% non risente della crisi e passerà le feste come se nulla fosse. La stessa ricerca rileva che la spesa media, per ciascun italiano, sarà di 295 euro.

Un'altra indagine – curata dal Cermes, il Centro di ricerca su marketing e servizi dell’Università Bocconi – dà cifre diverse ma una tendenza analoga. Secondo la Bocconi, tra novembre e dicembre gli italiani hanno speso, in media, 589 euro in regali, con una riduzione dell’8,1% rispetto ai 641 euro del Natale 2010. La spesa è suddivisa in 425 euro per regali ad altre persone e 164 euro per regali a se stessi, con un calo più consistente per i regali agli altri (-9,4% rispetto al 2010) che per quelli fatti a se stessi (-4,9%). Il 44% degli italiani ha ridotto le spese per i regali agli altri e il 54% ha ridotto quelle per i regali a se stessi.

Le associazioni dei consumatori stimano un contrazione dei consumi del 7%, dopo quella del 12% del 2010; mentre alcuni studi hanno evidenziato un calo delle vendite vicino al 10%, in particolar modo per le catene in franchising, del food e del non food. “Rimbalzano da ogni dove, i dati sulla contrazione dei consumi – sottolinea la Filcams, la categoria della Cgil che rappresenta e tutela le lavoratrici e i lavoratori del commercio -, soprattutto in questo periodo, e le previsioni non sono migliori. Gli italiani cercano di risparmiare, anche sotto il periodo di Natale, magari aspettando i saldi per fare gli acquisti necessari”.

La contrazione dei consumi, secondo il sindacato, non è stata arrestata neanche dalla liberalizzazione degli orari degli esercizi commerciali decisa in alcune zone e territori. Una mossa - afferma Maria Grazia Gabrielli segretario nazionale della Filcams - che non si è neppure tradotta in un incremento dell’occupazione: “L’aumento delle aperture commerciali non produrrà nuovi posti di lavoro, ma solo il rischio di maggiore precarietà. Quindi nessun impatto positivo sull’occupazione – afferma la sindacalista -, ma sicuramente un peggioramento delle condizioni e degli orari di lavoro, con effetti pesanti per i dipendenti del settore: circa 1 milione e 600mila lavoratori, di cui l’80% donne”.

E Babbo Natale frequenterà altre latitudini. Le agenzie che reclutano steward e animatori per impersonare Santa Claus nei centri commerciali lamentano, infatti, un crollo del fatturato rispetto agli anni scorsi. Pochi negozi sono disposti a spendere per avere un Babbo Natale tutto per sé in costume rosso e barba bianca. Così, per tanti giovani e aspiranti Santa Claus, sfuma anche quest'opportunità di lavoro, seppure occasionale. (D.O.)

Da Rassegna.it

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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