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Natale: per dimenticare la crisi gli italiani in vacanza tra tic e piccole manie

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 25 Dicembre 2011 alle 12:10 | 0 commenti

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In occasione delle festività natalizie, saranno otto milioni gli italiani che si sono messi o metteranno in viaggio. Da nord a sud il viaggiatore che va in hotel vuole essere coccolato e punta il dito contro il personale troppo sommario. Ma spuntano alcune differenze: dall'ossessione per la posizione della stanza del nord alla preoccupazione di risparmiare il più possibile del sud.
Con l'arrivo delle festività natalizie sono circa 8 milioni gli italiani che prevedono di trascorrere le prossime vacanze fuori città, dove rilassarsi e festeggiare l'arrivo del 2012, e tentare, almeno per qualche giorno di dimenticare la crisi. Ai mari esotici o in montagna, il popolo italico è pronto per mettersi in moto e tirare un sospiro di sollievo prima di affrontare un nuovo anno che premette essere non facile.

Ma come sono gli italiani in viaggio? Cosa non sopportano del soggiorno in hotel? 7 su 10 (67,5%) dicono di odiare il sentirsi ignorati e di ricevere un servizio non all'altezza delle aspettative (51,4%). Insomma, a non andare giù è che non ci si senta coccolati (9%). E quali sono i tic e le manie che caratterizzano il popolo italico anche nel momento che per eccellenza dovrebbe essere deputato al riposo e divertimento? A fare da prima scrematura pare sia la provenienza geografica: da nord a sud cambiano gli usi e i costumi del viaggiatore che soggiorna in hotel. Se al nord 6 vacanzieri su 10 sono ossessionati dalla posizione dell'hotel, al centro 4 su 10 non transigono sul menu', mentre al sud si dimostrano molto scrupolosi nel scegliere l'offerta piu' conveniente (51,3%).
E' quanto emerge da una ricerca promossa dall'Osservatorio Nestlé Professional che ha realizzato 500 interviste a uomini (51%) e donne (49%), di età compresa tra i 25 e i 55 anni, per sondare i desideri degli italiani in vista delle vacanze natalizie in albergo.

Sette italiani su dieci si lamentano di sentirsi ignorati e del personale invadente. Tra i desideri piu' comuni, oltre ad un servizio di qualità, un'atmosfera accogliente che faccia sentire come a casa
Per 7 italiani su 10 (67,5%) l'aspettativa della vacanza invernale e' guastata da un senso di trascuratezza e poca ospitalità: tra i problemi piu' frequenti c'e' la sensazione di sentirsi ignorati ed essere infastiditi da un servizio non all'altezza del prezzo pagato (51,4%) o troppo veloce (47,5%). Insomma, a non andare giu' e' che non ci si senta coccolati (9%). Il 45,7% degli intervistati, infatti, si lamenta di un generale aspetto trasandato e non curato dei camerieri, altri di una fretta non richiesta (25,4%), o di un atteggiamento troppo invadente (21,4%), scostante (17,4%). A lasciare un ricordo "da cancellare", per il 65% degli intervistati, è il comportamento del personale non abbastanza cordiale e disponibile, insieme ad un servizio ritenuto scadente (27,4%) e ad un'atmosfera sbagliata (15%). Quali sono i desideri piu' comuni? Affinché la clientela si senta considerata al punto giusto serve, infatti, è fondamentale che il personale non metta fretta (41,8%), che i camerieri siano presenti e disponibili in qualsiasi momento (32,7%) e, soprattutto, che siano capaci si far sentire a proprio agio il cliente durante tutto il tempo (34,8%). Come? Trasmettendo calore che dia l'atmosfera giusta (27,2%) o, addirittura, anticipando le sue esigenze (12,8%). Il 78% degli intervistati afferma, infatti, di tornare spesso dove si e' trovato bene, sia in termini di servizio che di cibo. In primo piano, dunque,a far "innamorare" gli italiani un hotel, sono il servizio (41,1%) e il feeling che deve scattare tra cliente e personale (16,8%).
A fare la differenza tra i viaggiatore italici non sono solo le piccole manie e le abitudini, ma anche i diversi i ricordini che si scelgono: dalle saponette del nord ovest e i piatti del centro, all'accappatoio del centro.

Quali sono i fattori che incidono sulla buona riuscita delle vacanze natalizie degli italiani? Per il viaggiatore del nord e' fondamentale la posizione dell'albergo (60,2%) e il design (13%), chi arriva dal centro Italia, invece, usa come criterio principale di scelta il prezzo (66,6%), mentre dal sud ci si concentra sui servizi offerti al minor costo possibile (55,2%). E quali sono le lamentele che emergono non appena gli italiani mettono piede in hotel? Dal nord est si punta il dito contro i problemi di scarso isolamento acustico (32,8%), mentre dal centro a far storcere il naso con piu' facilità e' la scarsa accoglienza della stanza, tra cui spicca il letto, considerato spesso troppo scomodo (61,8%) e a contare e' la qualità del menu' (41,9%); Dal sud, invece, a contare e' anche l'occhio, poiché si vorrebbe trovare una stanza piu' fornita di dotazioni e accessori, come bagnoschiuma o asciugamani (23,7%), oltre ad un ambiente piu' accogliente e curato nell'arredamento (18,6%).
E non e' vacanza senza dei piccoli souvenir da portare con sé a casa: in classifica i ‘classici' pezzi, come saponette, bagnoschiuma e kit bagno (14,6%), piccoli accessori per essere sempre pulito e in ordine, a nord ovest vanno anche per la maggiore; mentre a nord est si prediligono piatti e ciotole (2,5%) per la casa. Al centro dello Stivale piace l'accessorio ingombrante, ma utile, come l'accappatoio (21,7%) e i teli bagno (29,2%). Al sud infine, quello che conta e' il valore affettivo o l'impatto scenico: ecco perché e' diffusa l'abitudine di accaparrarsi dei ‘pezzi unici' da mostrare agli amici al ritorno, come i menu' e la carta dei vini (6,4%).

 

Ricerca promossa dall'Osservatorio Nestlé Professional  


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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