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Natale con Città della Speranza per Galvan

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 21 Dicembre 2009 alle 11:17 | non commentabile

CONI Vicenza 

Natale con i piccoli ospiti di "Città della Speranza" di Padova

La bella tradizione della visita natalizia ai piccoli degenti di "Città della Speranza" di Padova continua anche se quest'anno sarà purtroppo orfana di Pablito Rossi. Il campione del mondo di Spagna '82 è costretto a casa a Bucine (AR) per essere vicino alla compagna Federica che a giorni gli darà Maria Vittoria.
Da ormai un decennio il trio di vicentini "capitanato" da Paolo "Pablito" Rossi fa visita ai piccoli ospiti dell'istituto ospedaliero di Padova per portare dei doni e scambiare un saluto ed un augurio con i bambini ed i loro genitori.
La comitiva vicentina, formata da Enrico Mastella, il presidente del Centro Sportivo Italiano di Vicenza, dal campione del Mondo di Spagna 1982 Pablito Rossi e dal presidente della società sportiva Vicenza Est, da un lustro è gemellata con il reparto di Oncoematologia Pediatrica di Città della Speranza, l'Azienda Ospedaliera di Padova che dal 1968 accoglie i bambini colpiti da neoplasie.
Si sono fatti carico di sostituire Pablito due fenomenali atleti azzurri: Il pluricampione iridato di volley Lorenzo "Lollo" Bernardi, trentino, oggi allenatore del volley Padova, ed il campione europeo 2009 della 4 x 400 indoor Matteo Galvan, vicentino, quest'ultimo già testimonial di Città della Speranza.
Il duo avrà il compito di consegnare i doni offerti dal Centro Sportivo Italiano, Telefono Azzurro, Agip Cavaliere di via Ragazzi del 99 e dalla Pasticceria Giorgio Bolzani di Vicenza accompagnati da un messaggio di speranza e fiducia nel domani.
A fianco dei "magi" vicentini ci saranno il prof. Luigi Zanesco, fondatore di città della Speranza, il direttore dell'istituto Modesto Carli e Chiara Azzena, volontaria dell'A.I.L., responsabile del C.A.S.O.P. (Comitato Assistenza Socio-sanitaria in Oncologia Pediatrica) di "Città della Speranza".
La clinica pediatrica patavina ospita una trentina di piccoli degenti ai quali verranno donati palloni autografati dai campioni Bernardi e Galvan ed altri gadget in una mattinata in cui per un momento la tristezza verrà relegata in un angolo.
Alcuni bimbi vicentini ed i loro genitori dovranno passare le feste dentro l'ospedale ma che la sventura non ha piegato la loro determinazione ad uscire quanto prima dal tunnel della malattia.
Il motto dell'ospedale è stato coniato dal prof. Zanesco:"Abbiamo costruito l'ospedale con un solo obiettivo, quello di svuotarlo il prima possibile".
Oggi il 90% dei pazienti della Clinica di Oncoematologia Pediatrica proviene dal Veneto. I numeri parlano di oltre 1000 ricoveri e 7000 prestazioni di day-hospital all'anno e questa clinica è stata la prima nel nostro paese ad effettuare il trapianto di midollo nei bambini.
Vicenza detiene il record dei gemellaggi con "Città della Speranza" tra le province venete. Il grazie va ai comuni di Thiene, Malo (tra i fondatori di Città della Speranza), Calvene, Carrè, Sarcedo, Montecchio Maggiore, Chiampo, Rosà, Tezze sul Brenta, San Nazario, Chiappano, Pozzoleone, Isola Vicentina, Recoaro Terme.
L'appello dei responsabili di Città della Speranza, dei volontari e ricercatori è che l'impegno delle province venete e dei privati non venga a mancare perché la speranza di un futuro, lo si legge negli occhi dei piccoli pazienti, è nel sostegno e nella solidarietà di tutti.
I risultati del sostegno dato alla ricerca sono nelle cifre. Le guarigioni sono passate dal 10% dagli anni '60 della fondazione dell'istituto agli attuali 78%, un miracolo frutto del lavoro di studio, ricerca e assistenza pediatrica. Oggi non bisogna calare la guardia anzi gli sforzi vanno intensificati perché non c'è nulla di più avvilente della sofferenza di un bambino costretto in un letto d'ospedale.


Giancarlo Marchetto

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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