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Musulmani nell'ex canonica, Comunità Papa Giovanni: solidarietà al parroco

Di Edoardo Andrein Martedi 8 Settembre 2015 alle 18:00 | 0 commenti

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La Comunità Papa Giovanni XXIII, che ospita in Italia 800 persone extracomunitare tra i quali 250 richiedenti asilo sbarcati negli ultimi mesi, fa sentire la sua voce sulle contestazioni sorte nei confronti del parroco di Valle di Castelgomberto in provincia di Vicenza, che ha proposto ai parrocchiani l'apertura dell'ex canonica per l'accoglienza di alcuni profughi di religione musulmana. Ugo Ceron, responsabile per la zona Veneto Ovest condanna il comportamento di alcuni parrocchiani ed esprime solidarietà al parroco Don Lucio Mozzo.

"La Comunità Papa Giovanni XXIII - esordisce Ceron - è rammaricata per i toni violenti emersi durante l’assemblea parrocchiale di Castelgomberto in cui si spiegava l'ipotesi di accoglienza di alcuni richiedenti asilo, anche perché questi hanno impedito di dare spiegazioni precise e complete del modo in cui avviene l’accoglienza, e ai parrocchiani favorevoli di poter esprimere liberamente la propria opinione".
"Ringrazio
- continua il responsabile della Papa Giovanni- l’Unità Pastorale di Trissino-Castelgomberto e il parroco Don Lucio Mozzo per la fiducia e la vicinanza espresse alla Comunità Papa Giovanni XXIII nel gestire le accoglienze; da parte nostra siamo disponibili ad accompagnare i cittadini di Valle nell’affrontare quella che è una normale paura: la gestione di un'accoglienza di persone provenienti da contesti culturali completamente diversi".

"Immaginiamo - conclude Ceron - una comunità cristiana aperta, e sicura sul territorio; l'accoglienza per noi cristiani è espressione dell'appartenenza alla Chiesa, come ci ha ricordato ieri Papa Francesco".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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