Movimento democratico progressista (MDP), il 25 novembre avverrà la presentazione della sezione locale
Lunedi 20 Novembre 2017 alle 15:52 | 0 commenti
C'è una nuova presenza politica anche a Vicenza e nel Vicentino: è quella di Articolo 1 - Movimento democratico e progressista (Mdp). L'organizzazione provinciale si è costituita in particolare intorno ad alcuni rappresentanti usciti nell'ultimo biennio del Partito democratico. Farà il suo esordio sabato prossimo, 25 novembre, in un'assemblea provinciale aperta a tutti i nuovi aderenti. Vi parteciperanno anche SI e "Possibile" in vista della nascita a livello nazionale di una lista unitaria con forze civiche e associazioni. Un appuntamento, quest'ultimo, in calendario il 3 dicembre. A guidare Mdp a Vicenza come segretario provvisorio è Gino Zanni. Lo affianca come vice, in particolare per la zona bassanese, Mauro Beraldin (nella foto).
Confronto tra simpatizzanti e adesioni sono possibili attraverso la mail [email protected]. "Anche nel Vicentino un'importante parte dell'elettorato non trova, da anni e sempre di più, chi votare per un convincente progetto di sinistra di governo - spiega Zanni -. L'area che nel 2013 arrivò prima alle elezioni nazionali, quella dell'Italia Bene Comune richiamata in questi giorni dal presidente del Senato Pietro Grasso, due anni dopo, nel 2015 per la Regione, ha perso in provincia 20 mila votanti. Nel frattempo la scelte del governo Pd a guida renziana avevano fatto disperdere il vasto consenso delle elezioni europee. Non vogliamo che nel 2018 altri elettori vadano a ingrossare la massa degli astenuti o l'elettorato del populismo che fa il gioco della destra. Siamo in campo per offrire un'alternativa". Mdp di Vicenza parte dalla crisi di identità e di ruolo del Pd per indicare una via diversa: "Non c'è nessuna vera autocritica sulle sconfitte del 'partito di Renzi' - prosegue Zanni -. Si rivendicano come successi le scelte sbagliate che hanno allontanato gli elettori di centrosinistra senza neppure attrarre quelli di centrodestra: articolo 18 e jobs act, bonus uguali per tutti ma non per tutti, Buona Scuola imposta agli insegnanti senza rinnovo contrattuale e tacitati con 500 euro di 'mancia', silenzio sulla priorità della lotta all'evasione fiscale. Per ultima, la nuova legge elettorale: un incredibile autogol che improvvisamente costringe il Pd ex-autosufficiente, e pronto ad allearsi con Berlusconi, a cercare frettolose alleanze". Serve, secondo Art.1-Mdp di Vicenza, una discontinuità nelle politiche del centrosinistra e per questo serve appunto un'alternativa anche elettorale al Pd renziano: "Chi non va più a votare e chi vota altrove - conclude Zanni - non è interessato all'ultima proposta di questi giorni: il Pd più varie listine intorno, compensate con qualche posto in Parlamento garantito. Mdp nasce per indicare la possibilità di una nuova linea di governo sui diritti dei lavoratori e delle famiglie; sulle politiche fiscali, pensionistiche e sanitarie; sulle urgenze ambientali e sull'inclusione sociale".
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