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Morti e malattie per una azienda chimica, "sotto l'ombrello" di politici, medici e giornale: il nuovo noir di Alberto Belloni e del suo Sandokan in una Vicenza del passato...

Di Edoardo Andrein Venerdi 13 Maggio 2016 alle 22:25 | 0 commenti

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Dopo la pubblicazione di "Solo gli stronzi dormono la notte", Alberto Belloni, firma del Vicenza Calcio per il quotidiano online VicenzaPiù, ha pronto un nuovo romanzo noir (non "giallo" ci tiene a precisare l'autore...) ambientato nella città berica. “I cattivi hanno i piedi a papera” è il titolo, originale, che prende spunto dalla frase pronunciata in un gioco tra buoni e cattivi da Cecilia, figlioletta del protagonista del romanzo, l'ispettore cinquantenne Benni "Sandokan" Sperandio, durante un dialogo con lei, presenza fondamentale nella sua vita insieme alla moglie Teresa.

L'anno di ambientazione è un suggestivo 1975 e il nuovo lavoro di Belloni è il secondo capitolo che vede protagonista la squadra dell'ispettore Sperandio, in un filone poliziesco "alla vicentina" utilizzato da diversi autori contemporanei, come ad esempio Max Giugni. 
Sullo sfondo una Vicenza con angoli poco conosciuti come ad esempio il cimitero ebraico a-cattolico, e diversi aneddoti storici, curiosi e talvolta dissacranti, sulla "sacrestia d'Italia". O ancora il cibo, i locali storici, oppure spazio per riferimenti filosofici e politici, tra fascisti, comunisti e anarchici.

Il romanzo ruota attorno alle morti e le malattie sospette dovuti a inquinamento e diserbanti di una fabbrica chimica di pesticidi, la Deche, in una controversa vicenda tra corruzione dei dottori in ospedale e dirigenti del ministero, "ombrelli" di politici e del giornale che va per la maggiore, "condizionato da industriali".

Con un finale d'azione in grande stile, per un caso quello dell'inquinamento delle aziende chimiche che tra Usa e Italia nei decenni scorsi ha avuto riscontri anche nella realtà.

Un testo scorrevole e di agevole lettura che è stato presentato per la prima volta in una affollata sala al Cinema Teatro Primavera venerdì 13 maggio alle ore 20.45, serata di festa nel quartiere di Santa Bertilla). Un reading originale (e al buio) che ha riunito diverse forme d'arte: teatro, fumetto, musica dell'anno 1975 e letteratura.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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