Moretti sul pasto unico al Comprensivo 5
Giovedi 5 Novembre 2009 alle 17:45 | non commentabile
Comune di Vicenza
L'assessore Moretti: "All'istituto comprensivo 5 è garantito un solo pasto agli alunni perché così ha deciso la scuola. Si chiama autonomia scolastica e il Comune non può intervenire"
"Si chiama autonomia scolastica e in quanto tale non prevede competenze o responsabilità da parte del Comune". E' la risposta dell'assessore all'istruzione Alessandra Moretti all'interrogazione del consigliere di minoranza Marco Zocca (Pdl) in merito alla fornitura di un solo pasto alla settimana a fronte dei due giorni di rientro pomeridiano previsti all'istituto comprensivo 5.
"L'assessorato all'istruzione - chiarisce Moretti - garantisce il servizio di ristorazione scolastica alle scuole primarie appartenenti agli undici istituti comprensivi, assicurando in particolare la consegna dei pasti da parte delle ditte di ristorazione alle quali è stato affidato il servizio a seguito di gara d'appalto e fornendo locali adeguati al consumo dei pasti. Oltre a ciò, nell'ambito di un annuale accordo, viene assicurato alla scuola un fondo per le cosiddette "Funzioni miste", destinato al personale Ata che assicura la distribuzione dei pasti agli alunni e ai docenti. Alla scuola compete invece fornire l'assistenza degli alunni durante il servizio di mensa, a cura dei docenti, nonché definire l'orario scolastico e quindi il numero dei rientri sui quali articolare l'attività didattica".
"E' dunque evidente che la scelta effettuata dall'istituto comprensivo 5 - precisa l'assessore Moretti - rientra nell'ambito dell'autonomia didattica gestionale della scuola e dei poteri attribuiti al consiglio d'istituto, sui quali il Comune non ha competenza di intervento. Nel caso particolare, la scuola ha deciso di non usufruire, per uno dei due rientri pomeridiani, del servizio di mensa offerto e garantito dal Comune di Vicenza, in quanto ha ritenuto di utilizzare la dotazione organica docente non per attività finalizzate all'assistenza degli alunni durante il servizio di mensa, bensì per attività didattiche e formative".