Monopoli raccoglieranno quest'anno 70 mld. A breve slot machine, scommesse e poker live
Lunedi 1 Agosto 2011 alle 12:10 | 0 commenti
 
				
		"Lanceremo al massimo entro settembre, se non addirittura prima, il bando di gara per le slot machine, anche per rispondere a esigenze comunitarie. Al momento le concessioni sono state prorogate e prima della manovra non era previsto di far partire il bando se non dopo il 16 maggio. Adesso siamo già a buon punto per il lancio. Anche per scommesse e poker live lavoreremo per pubblicare i bandi al più presto possibile, forse già entro ottobre, ma al momento la priorità è la gara per le slot".
È quanto ha dichiarato Raffaele Ferrara, Direttore Generale di Aams, a  margine dell'audizione alla Commissione Finanze della Camera programmata  a luglio. 
 
Questa era una delle notizie attese non solo dagli appassionati di  giochi e scommesse, ma anche dallo Stato, che agli scommettitori deve  miliardi di euro delle sue entrate.
Settanta sono, infatti, i  miliardi di euro che verranno raccolti nel 2011, con un aumento del  14,75% sul 2010, che aveva chiuso a 61 miliardi di incassi. Il settore  dei giochi conferma, infatti,  un trend di crescita esponenziale. Di  questi 70 miliardi, sempre secondo Ferrara, il 50 per cento è riferibile   al settore new slot, mentre gli altri settori hanno andamenti  discontinui. Cresce l'online, mentre fra i giochi tradizionali il  Superenalotto risente del calo dell'appeal del jackpot a fronte di una  buona performance del tradizionale gioco del lotto: entrambi i giochi,  comunque, hanno un'alta incidenza percentuale in termini erariali.  L'online ha invece tassazioni più basse. Sempre in termini erariali, le  new slot rappresentano il 12,4% degli introiti nel 2010, mentre le  scommesse "contribuiscono" attorno al 4%. Quando nel 2003 fu riformato  il comparto giochi, la leva fiscale fu utilizzata per recuperare mercato  illegale, rendendo più competitivo il gioco legale. Ora, in tempi di  crisi, nel primo semestre del 2011 a fronte di una crescita dei volumi  di gioco del 10%, la tassazione è cresciuta del 7%. 
Il potenziamento  dei Monopoli per evitare le infiltrazioni della criminalità vuol dire  crescita ma con controlli, prevenzione e sanzioni. Queste ultime sono  particolarmente severe per chi fa giocare minori. "Quanto ai controlli  sul gioco minorile - ha detto il Direttore Generale dei Monopoli di  Stato Raffaele Ferrara - nel solo maggio scorso abbiamo eseguito 11 mila  controlli alla luce delle norme entrate in vigore nell'anno in corso.  Solo per i minori trovati a giocare in locali a loro non idonei sono  state comminate venti sanzioni. Proseguiremo su questa linea".  Aams,  l'azienda dei Monospoli di Stato, ha, comunque, bisogno di una riforma  in termini qualitativi e quantitativi per stare al passo con i tempi,  per cui, anche secondo i vertici attuali, la creazione di un'agenzia dei  giochi garantirebbe maggiore flessibilità rispetto ai monopoli, in  termini di spostamento di dirigenti più o meno competenti.
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