Monitorato il fenomeno dei laboratori clandestini anche in Veneto
Martedi 3 Dicembre 2013 alle 20:56 | 0 commenti
Costantino Toniolo consigliere regionale Pdl-Ncd - Dopo l’incendio di Prato il capogruppo del Pdl-Ncd in Consiglio regionale Dario Bond e il vice Piergiorgio Cortelazzo, hanno depositato una risoluzione che impegna la Giunta a monitorare il fenomeno dei laboratori clandestini anche in Veneto istituendo un coordinamento tra organi di polizia, organismi imprenditoriali e sindacali, associazioni e le stesse comunità etniche, sottoscritta anche da Federico Caner, Carlo Alberto Tesserin, CostantinoToniolo, Giancarlo Conta e Nereo Laroni.
“La strage di Prato alza un velo su una realtà fatta di negazione dei più elementari diritti e di concorrenza sleale nei confronti delle imprese sane – dichiarano i due esponenti del nuovo centro destra - La Regione deve farsi parte attiva in questa partita e lavorare a fianco di forze dell’ordine, enti locali, categorie economiche e comunità etniche, costituendo una vera e propria cabina di regìa. Dobbiamo evitare una nuova tragedia annunciataâ€. “La tragedia di Prato – proseguono Bond e Cortelazzo - impone una operatività nuova: le nostre forze dell’ordine, che pure fanno un’opera di monitoraggio instancabile, devono poter contare su un tessuto politico e socio-economico collaborativo e con gli occhi ben aperti. La giunta Zaia ha inaugurato da tempo una politica anti-contraffazione lodevole, ma si tratta di fare un ulteriore passo avanti, coinvolgendo tutti gli attoriâ€. “Solo negli ultimi dieci giorni in Veneto – sottolineano i due consiglieri - ci sono state due operazioni importanti. E’ il caso del blitz nella zona del Miranese che ha portato a cinque sgomberi di laboratori invivibili o alla chiusura di un capannone a Canavella Po, anche qui fuori norma e con lavoratori cinesi in neroâ€. Già L’Espresso due anni fa aveva dedicato una inchiesta giornalistica all’arrivo di molti cinesi in Veneto, spesso coadiuvata da gente del posto, ricordano i due esponenti Pdl-Ncd. “Perciò chiediamo alla Regione di mobilitarsi anche su questo fronte e dare supporto politico a quello che già stanno facendo vigili urbani, finanzieri, carabinieri e agenti di Polizia. Gli strumenti sono offerti anche dalla legge sul crimine organizzato approvata poco meno di un anno fa in Consiglio. Sarebbe un segnale forte e chiaro nei confronti di chi vorrebbe una nuova Prato anche qui in Venetoâ€.
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