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Monica Guerritore giovedì al Teatro Comunale di Vicenza interprete di "Senso"

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 5 Febbraio 2012 alle 23:21 | 0 commenti

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Teatro Comunale di Vicenza - Dopo il grande successo della Stagione di Prosa con la doppia data di Marco Paolini interprete di "ITIS Galileo", prosegue nel Ridotto del Teatro Comunale Città di Vicenza la rassegna "Luoghi del Contemporaneo - Prosa"; il prossimo appuntamento, giovedì 9 febbraio alle 20.45 è con Monica Guerritore che, accompagnata al pianoforte da Antonio Ballista, interpreta "Senso. Avevo sposato il mare... avevo bisogno... di amare".

La grande attrice, splendida protagonista della scena teatrale italiana, farà rivivere al pubblico le vicende della contessa Livia Serpieri protagonista della novella di Camillo Boito. Considerato tra i racconti più intensi e suggestivi dell'Ottocento italiano, "Senso", edito nel 1883, deve la sua notorietà al mitico film di Luchino Visconti del 1954. Lo spettacolo, una lettura scenica di rara intensità, nasce da un progetto di Giacomo Bottino, che firma anche la drammaturgia della messa in scena; lo spettacolo è una co-produzione Parmaconcerti - La Terza Isola.

La Stagione di Prosa del Teatro e la rassegna Luoghi del Contemporaneo-Prosa sono promosse e sostenute dalla Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza in collaborazione con Arteven, responsabile della direzione artistica, con il sostegno di Fondazione Cariverona, Estel, Fiamm e Develon come partner, Inglesina, Aim Energy, Gruppo Beltrame, Immobiliare Olimpica, Palzileri e Ide Clean come sponsor e Il Giornale di Vicenza come media partner.

"Senso" per come venne concepito e scritto - un monologo ad alta temperatura drammatica e con risvolti ed effetti sorprendenti - sembra già di per sé destinato alla scena: una donna (la contessa Livia Serpieri) si confessa senza veli, con un autocompiacimento cinico e crudele, appena attenuato dall'espediente narrativo del diario o, per usare la definizione di Boito, dello "scartafaccio segreto". Ripercorre così la sua giovanile passione amorosa, totale e devastante, per un tenente austriaco (il bellissimo e vile Remigio Ruz) con un piglio da batticuore, una sincerità così esibita ed estrema da sconfinare talvolta nel masochismo.
Una rappresentazione moderna e spregiudicata della femminilità, che ha pochissimi paragoni nell'Italia letteraria di quel tempo. Il Risorgimento sta sullo sfondo; in primo piano non vi sono le congiunture e gli ideali politici dell'epoca, ma i sentimenti disperati di un'anima inquieta, sconvolta da un amore fatale.
Tuttavia, il ritratto che ne vien fuori non è di una donna pre-dannunziana: non è una divoratrice di uomini, ma semmai una creatura sperduta nel labirinto psicologico dell'erotismo. Di tutto questo magma emozionale si rese ben conto Visconti, che immise questa tipica vicenda di amour fou in una trama quasi del tutto reinventata, dove l'epopea del grande affresco storico e il fascino irresistibile del melodramma ritornano protagonisti alla grande.

Eppure la novella di Boito ha il dono di un'originalità che, a più di un secolo dalla sua pubblicazione, si mantiene intatta, anche per il paesaggio in cui si svolge: fra Trento, Venezia e Verona, in pieno Impero asburgico, tanto da sembrare un scheggia di Mitteleuropa piantata nel cuore del romanticismo italiano.

Monica Guerritore è una splendida interprete di questo monologo di grande intensità, accompagnata al pianoforte dal M° Antonio Ballista che eseguirà musiche di Grieg, Puccini, Wagner, Granados, Strauss, Godowsky, Scrjabin, Albéniz, Chopin, Schumann, Liszt. L'attrice, dopo il folgorante debutto a quindici anni nel Giardino dei Ciliegi con la regia di Giorgio Strehler al Piccolo Teatro di Milano avvenuto nel 1974, è stata diretta dai maggiori registi italiani, da Missiroli a De Lullo a Gabriele Lavia, per lungo tempo anche suo compagno nella vita. È stata interprete di ruoli di grande rilievo (Giocasta, Lady Macbeth, Ofelia) e ha sempre dato vita a personaggi femminili di grande forza, come la Signorina Giulia di Strindberg e Marianne in Scene da un matrimonio di Bergman. Ha lavorato con grande successo anche per il cinema e la tv. Ad aprile 2008 ha dedicato alcune recite straordinarie di Giovanna D'Arco alla lotta dei monaci tibetani, rispondendo all'appello del Dalai Lama. E' impegnata a fianco di Articolo 21 e Save Darfur alla sensibilizzazione per la lotta nel Darfur.

L'ultimo appuntamento dei Luoghi del Contemporaneo, in scena al Ridotto, sarà sabato 24 marzo con il monologo "È stato così" dal romanzo di Natalia Ginzburg, regia di Valerio Binasco, protagonista Sabrina Impacciatore, attrice e imitatrice, volto noto anche al grande pubblico che sostituisce la precedentemente annunciata Alba Rohrwacher, impegnata nelle riprese cinematografiche di un nuovo film.

I biglietti per gli spettacoli dei Luoghi del Contemporaneo sono in vendita alla biglietteria del Teatro Comunale (viale Mazzini 39, Vicenza - tel. 0444.324442 [email protected]), sul sito del Teatro Comunale www.tcvi.it, in tutte le filiali della Banca Popolare di Vicenza. I biglietti costano: 22 euro intero, 17 euro il ridotto over 60, 17 euro il ridotto under 25.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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