Protocollo per accoglienza profughi, Lega Nord Vicenza: sindaci, non firmate
Venerdi 18 Marzo 2016 alle 15:16 | 0 commenti
Antonio Mondardo, segretario provinciale della Lega Nord, dopo che la prefettura di Vicenza ha sottoposto ai Comuni della provincia un protocollo per l'accoglienza di coloro che richiedono la protezione internazionale (visto l'afflusso sulle coste italiane di cittadini stranieri), commenta il "regolamento" con parole dure, invitando i sindaci dei Comuni a non firmare questo protocollo: "la prefettura - afferma - aumenta la quota per Comune di profughi, chiedendo di sottoscrivere un 'contratto' con il quale renderebbero disponibile la propria capacità ricettiva con un tetto massimo di 2 profughi per 1000 abitanti".
Di seguito le dichiarazioni di Mondardo:
“Siamo di fronte ad un altro scandaloso capitolo della storia di inciviltà che caratterizza il nostro Paese in tema di gestione del flusso dei profughi. Nel caso di Bassano del Grappa" dichiara Mondardo, "si potrebbe arrivare a 80 profughi, nel caso di Vicenza a 230. In sostanza il nostro territorio potrebbe 'ufficialmente' accogliere e dare ospitalità e assistenza a una massa di profughi economici, non profughi di guerra, sulle spalle dei cittadini. La provincia di Vicenza ha quasi 900 mila abitanti per cui, ci troveremo a mantenere un intero comune delle dimensioni di Albettone o Enego, Grancona, Montegaldella, Mossano, San Nazario, Valstagna o Villaga. Con l'obiettivo altisonante di 'mantenere e rafforzare le politiche di accoglienza' i Comuni dovranno accogliere i profughi e trovare loro abitazioni. Ancora una volta sulle spalle dei cittadini e ancora una volta dando priorità a nuovi arrivati che con il pretesto delle guerre (magari in altri Paesi) possono permanere nel nostro territorio usufruendo di risorse che potrebbero e dovrebbero essere messe a disposizione per le famiglie italiane in difficoltà . Tutto questo nel silenzio generale del Partito Democratico e del Governo, sui quali ricade la responsabilità di una vera e propria invasione incontrollata, di un sovraccarico di impegno per le forze dell'ordine nella gestione di un'emergenza senza fornire loro mezzi necessari, sottraendoli a compiti di vigilanza e tutela della sicurezza del territorio. Tutto questo, ancora una volta, senza distinguere in tempo utile fra chi ha bisogno di aiuto e chi, invece, viene in Europa per delinquere e sfruttare le misure sociali messe loro disposizione in modo cialtronesco e doloso. Fatto ancora più grave, nel protocollo si stabilisce una durata variabile. In sostanza i termini dell'accordo che i Comuni dovranno sottoscrivere potranno essere sottoposti ad una revisione semestrale per cui, se l'emergenza permanesse o peggiorasse, potrebbero essere 'invitati' ad accogliere un maggiore numero di profughi. Un'emergenza che, secondo le previsioni, dovrebbe diventare drammatica vista la situazione politica del Nordafrica e visto l'ammassarsi di centinaia di migliaia di persone sulla costa Sud del Mediterraneo. Mentre il Nord Europa Socialdemocratico chiude i confini ed è intenzionato ad abbandonare Schengen, l'Italia rischia di diventare una gabbia per masse di persone che arrivano nella migliore delle ipotesi per essere mantenute e nella peggiore per delinquere o aggiungersi alle fila del terrorismo. Chiedo ai sindaci di tutti i colori politici di non firmare questo protocollo per dare un segno chiaro ed inequivocabile di opposizione a questa politica dell'accoglienza che può portare i nostri Comuni in uno stato di degrado, pericolo, anarchia e delinquenza che non ha paragoni nella storia repubblicanaâ€.
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