Miteni e Zanon, protesta di lavoratori e sindacati nel vicentino
Sabato 30 Maggio 2015 alle 20:05 | 0 commenti
La Cgil Vicenza annuncia per mercoledì 3 giugno 2015 uno sciopero di 4 ore alla Miteni Spa di Trissino contro i licenziamenti avvenuti nei giorni scorsi e contro la cassa integrazione proposta dall'azienda per 50 lavoratori. Lo sciopero si svolgerà dalle 8,30 alle 12,30 per i lavoratori in turno le ultime quattro ore di ogni turno. Alla Zanon S.P.A. di Schio invece sono previsti 60 esuberi e i sindacati sono sul piede di guerra: "denunciamo una cattiva gestione!".
Di seguito il comunicato sindacale firmato da Fiom, Fim Uilm e dalle RSU di Zanon Spa dopo l'assemblea con i lavoratori:
"Oggi le segreterie territoriali di FIOM, FIM e UILM di concerto con le RSU aziendali hanno comunicato ai dipendenti della E. ZANON S.P.A. di Schio riuniti in assemblea il piano di riorganizzazione-ristrutturazione della società presentato alle OO.SS. al mattino in sede di Confindustria.
In un’atmosfera carica di preoccupazione le informazioni illustrate hanno riguardato in particolare il dato pesante di perdita nel bilancio 2014, pari ad oltre 2.8 milioni di euro ed una prospettiva non positiva per il 2015.
Pur avendo introdotto di recente nuove tipologie di serbatoi ad alta temperatura e ad alta pressione per laboratori di fisica, le difficoltà a reggere nel mercato tradizionale dei serbatoi per il settore chimico ha portato a questi pessimi risultati.
Inevitabile per la società lanciare un piano di lacrime e sangue che coinvolgerà quasi tutti i reparti e per un massimo di 60 esuberi, su circa 200 dipendenti complessivamente coinvolti, ed un obiettivo di riduzione dei costi del personale importante.
Il piano poi ha la pretesa di riportare un miglioramento di risultati economici di redditività d’impresa e di servizio ai clienti, mentre verranno dismesse attività non più in linea con il cuore della attività di ZANON.
Se da una parte è stata considerata positiva la volontà di tutta la famiglia Zanon di continuare a governare le sorti della società , dall’altra le OO.SS. hanno denunciato ancora una volta che la cattiva gestione dell’organizzazione ha portato a chiedere il conto al personale dipendente. I prossimi incontri serviranno a verificare le reali proposte aziendali, con l’obiettivo di contenere per quanto possibile il sacrificio di posti di lavoro e di analizzare con maggiore dettaglio il piano riorganizzativo al fine di valutarne la credibilità ".
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