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Missione compiuta su BPVi e Veneto Banca; la Repubblica: Fabrizio Viola pronto a lasciare il ruolo di commissario

Di Rassegna Stampa Domenica 31 Dicembre 2017 alle 12:02 | 0 commenti

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Entro la fine di gennaio il commissario della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca farà un passo indietro

L'ultimo atto formale di un certo rilievo - la firma del decreto ministeriale - è atteso entro i primi dieci-  quindici giorni di gennaio. A quel punto i 18 miliardi di crediti difficili - sofferenze e incagli - passeranno dalla liquidazione delle banche venete alla Sga. E, secondo rumors insistenti, a quel punto i tempi saranno maturi perché il commissario Fabrizio Viola consideri conclusa la parte più "manageriale" del suo lavoro e lasci l'incarico. Dal lato dell'attivo, infatti, la liquidazione ha messo a segno vari obiettivi: è stato venduto il 9% di Cattolica, sono state cedute le due banche (Bim e Farbanca), per Prestinuova e Claris sono in corso le procedure (ma non si tratta di partite enormi). Restano da vendere Arca, gli immobili e le opere d'arte.

Ma, soprattutto, bisogna gestire il passivo, che in una procedura di liquidazione è forse la parte più lunga e complessa. Proprio per questo, il profilo più adatto sembra quello di un esperto legale piuttosto che di un banchiere. E infatti, chi conosce Viola è convinto che entro la fine di gennaio lascerà l'incarico anche se al momento non si conoscono futuri approdi del manager (che potrebbe anche prendersi un periodo lontano dai riflettori e dedicarsi a consulenze non in prima linea).

L'ultimo passaggio a questo punto è il decreto ministeriale, necessario anche a far partire la macchina operativa della Sga, diretta da Marina Natale. Che a sua volta deve individuare altri servicer per trattare gli Npl e i partner bancari (Intesa è il candidato naturale ma non l'unico) per gli Utp, gli incagli.

di Vittoria Puledda, da la Repubblica


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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