Miss Ciclismo: le 24 prefinaliste al fianco della giornata europea senza automobili
Giovedi 22 Settembre 2011 alle 09:25 | 0 commenti
Miss Ciclismo - Anche in occasione della giornata europea senza auto, le Miss scelgono la bicicletta. Si può proprio dire che questa volta non vale il detto "donne e motori", infatti, le ventiquattro prefinaliste di Miss Ciclismo in occasione della giornata nazionale senz'auto hanno voluto esprimere il loro appoggio e la loro vicinanza a questa iniziativa che da 11 anni ricorda al mondo che una mobilità più dolce e sostenibile è possibile.
Non solo per rispettare l'articolo 2 del Regolamento di Miss Ciclismo che, infatti, limita la partecipazione a quelle ragazze che utilizzano la bicicletta anche a livello non agonistico, ma anche e soprattutto per la convinzione che spesso per gli spostamenti urbani utilizzare la bicicletta è assai più conveniente, sia in termini economici sia soprattutto in termini di tempo. Nelle grandi città , infatti, secondo i dati di Lega Ambiente, spesso la velocità media in auto è di 20 Km/h, quindi sui tragitti inferiori a 5 chilometri risulta molto più veloce spostarsi con la bicicletta.
A guidare la truppa delle miss che scelgono la bicicletta c'è Francesca Faustini (nella foto) che la bicicletta la utilizza anche per lavoro, dal momento che è una ciclista professionista che milita nella Forno d'Asolo - Colavita e che il prossimo 15 ottobre sfilerà a Borgosesia per conquistare uno dei dodici posti in palio per la finalissima di dicembre, quando i corridori professionisti saranno chiamati a scegliere la Miss Ciclismo 2011.
"Sette anni fa, Miss Ciclismo è nato proprio per rompere il tradizionale abbinamento donne e motori, dimostrando che le belle ragazze possono anche scegliere la bicicletta, senza per questo perdere il loro fascino o la loro sensualità - ha commentato il presidente di Miss Ciclismo, Matteo Romano - il sogno è quello che anche in Italia, come già avviene al nord Europa, si possa trovare sempre di più la cultura della bicicletta, qualcosa sta cambiando, ma purtroppo sempre troppo lentamente".
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