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Mincato: con la Lean manifatturiero italiano può ritrovare valore e competizione globale

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 20 Settembre 2011 alle 12:24 | 0 commenti

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Fondazione Cuoa -  Vicenza roccaforte del pensiero snello, all'apertura del Lean Society Summit. Vittorio Mincato, Presidente del CUOA, afferma "le idee, gli strumenti, le competenze proposte e promosse dal metodo lean possono contribuire in misura decisiva alla salvezza e alla ripresa delle nostre imprese". La lean è una formula che può ridare slancio al tessuto economico italiano. Con questo messaggio Vittorio Mincato ha aperto oggi, 20 settembre in Fiera di Vicenza, il Lean Society Summit promosso e organizzato dal CUOA Lean Enterprise Center, unica struttura italiana accreditata nel Lean Global Network di Jim Womack e Dan Jones, padri del Lean Thinking.

Dopo aver ringraziato gli ospiti internazionali, James P. Womack, Daniel T. Jones e John Shook, il presidente Mincato ha affermato che un aspetto fondamentale messo in evidenza dal Lean Summit è quello relativo ai contenuti della metodologia lean, in riferimento "al futuro del nostro sistema manifatturiero e, più in generale, del nostro sistema economico e sociale. La grave situazione finanziaria ed economica in cui si trova tutto il mondo occidentale, particolarmente critica nell'Eurozona ed aggravata in Italia da una indefinibile situazione politica che non ha precedenti dalla fine del secondo conflitto mondiale, è ben presente a tutti noi".
"Ebbene - ha proseguito il Presidente - le idee, gli strumenti, le competenze proposte e promosse dal metodo lean possono contribuire in misura decisiva alla salvezza e alla ripresa delle nostre imprese, che dallo snellimento della produzione e delle organizzazioni possono ritrovare la capacità di generare valore e competere a livello globale".
"L'approccio lean - afferma ancora il presidente del CUOA nel suo discorso di apertura - sarebbe in grado di cambiare in positivo il modo di operare delle imprese italiane, ed è "la chiave di volta del profondo rinnovamento di cui tutta la nostra società ha grande e impellente bisogno".
"Da uomo che ha vissuto tutta la sua vita professionale fino ai più alti livelli della più grande impresa italiana - marca ancora Mincato - penso che la nostra vasta e coraggiosa struttura di piccole e medie imprese può ancora farcela e rappresentare, come negli scorsi decenni, il laboratorio di innovazione e l'elemento portante della capacità competitiva del nostro sistema Paese".
Per riuscire in questo, conclude, "serve però un passo diverso a livello imprenditoriale e manageriale. Gli imprenditori devono aprirsi di più, anche societariamente e collaborare con gli altri colleghi del loro territorio per realizzare una vera azione di sistema e superare i limiti delle piccole dimensioni. Gli uomini d'azienda, i manager che con gli imprenditori condividono la strategia e la gestione, devono formare, rafforzare e aggiornare le loro competenze per affrontare al meglio le sfide dei mercati".
La prima giornata del 2° Lean Summit, patrocinato dal Lean Global Network, si è articolata in sessioni in plenaria dedicate ad interventi di relatori di caratura internazionale, tra cui lo stesso "padre" del Lean Thinking James Womack, alternati alla testimonianza di alcune aziende, tra cui ad esempio Pirelli e Kimberly-Clark Europe, quali best practice nell'implementazione di sistemi Lean. Inoltre, ci saranno sessioni parallele altamente interattive e volte ad approfondire tematiche di interesse comune, fornendo spunti di apprendimento, riflessione e discussione. Grande attenzione sarà posta, infine, allo sviluppo di occasioni di networking e di ulteriori confronti tra i partecipanti.
Tra i relatori e gli ospiti presenti: James P. Womack, fondatore e presidente del Lean Enterprise Institute, organizzazione di riferimento a livello mondiale sulle tematiche di Lean Management, costituita nel 1997 e attivamente impegnata nella divulgazione del pensiero snello mediante formazione, pubblicazione, ricerca e organizzazione di conferenze. Womack è universalmente riconosciuto, insieme al collega Prof. Daniel T. Jones, relatore durante il Summit, come il padre del Lean Thinking, grazie alla sua attività di ricerca e studio all'interno dell'International Motor Vehicle Program, sfociata nei due "testi sacri" del pensiero snello: "La macchina che ha cambiato il mondo" (1990) e "Lean Thinking" (1996). Altro ospite di fama internazionale sarà John Shook, CEO del Lean Enterprise Institute fondato da Jim Womack, un vero sensei che entusiasticamente condivide la propria conoscenza e le proprie intuizioni all'interno della Lean community e con coloro che non hanno ancora intrapreso il "viaggio" Lean.
Domani 21 settembre è prevista la presentazione del Libro Bianco della lean in Italia realizzato da Arnaldo Camuffo, direttore scientifico del CLEC. Mentre alle 17.45 è atteso l'intervento di Corrado Passera, Consigliere Delegato e CEO di Intesa Sanpaolo.
Partner del Lean Society Summit sono Il Sole 24 Ore Radiocor, ENEL, Intesa Sanpaolo e Cassa di Risparmio del Veneto.

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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