Opinioni | Quotidiano | Categorie: Politica

M'illumino d'incenso

Di Marco Milioni Giovedi 15 Novembre 2012 alle 16:22 | 0 commenti

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Alla fine la domanda è sempre la stessa. Achille Variati è veramente così astuto o sono le opposizioni al consiglio comunale di Vicenza che sono, volutamente o meno, dormienti? Variati nel giro di un week-end è riuscito a trasformare una sua responsabilità politica, quella di non avere effettuato sufficienti pressioni su chi di dovere, o quella di non avere voluto cercare una soluzione nel suo comune per le casse di espansione, nel cavallo di battaglia della sua campagna elettorale, che è iniziata già da un anno e mezzo, senza che le minoranze se ne accorgessero (intenzionalmente o meno è altro affare).

Il dissesto idrogeologico del Veneto è una cosa arcinota. Da decenni. I piagnistei che ricorrono ad ogni alluvione riescono a controbilanciare solo quelli di quei soggetti, grandi immobiliaristi, imprenditori, piccoli proprietari, che a ogni piè sospinto guardano al comune come un bancomat fondiario cui chiedere cambi d'uso per mera questione di tasca, minuscolo o immane che sia il borsellino il guiderdone si calcola sempre metro quadro su metro cubo e si conteggia sempre Italia su Italia o estero su estero. Di tali argomenti non c'è traccia nel taccuino di Variati il quale grazie alla piena è riuscito a sviare l'agenda da un Piano degli interventi imbarazzante quanto mai per lui, ad una più comoda crociata delle firme nel cui codazzo sono finiti i maggior enti di Vicenza e hinterland. Al contempo non si possono dimenticare i giri di minuetto mediatico tra Variati e il commissario per l'alluvione Perla Stancàri (i due in foto) e la bacchettata alle spalle inferta da Variati a Stancàri non più tardi di ieri quando il sindaco interrogato sulle inefficienze della burocrazia regionale nella vicenda indennizzi ha preferito spostare l'attenzione sul commissariato.

Politicamente parlando se un domani palazzo Trissino si trasformasse in una bastiglia, i sanculotti avrebbero già la lista di proscrizione autocertificata dai loro stessi avversari ovvero dai seguaci della corona. Colazione non solo pronta quindi, ma pure apparecchiata con buona pace delle Maria Antonietta, più o meno efebiche,  che ancheggiano sui tappeti della gauche salottarda nostrana. Ma la storia è una cosa, la politica un'altra e la realtà berica un'altra ancora: tre volti diversi nello stesso mazzo. E il gioco è quello delle tre carte, ovviamente.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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