Migranti "obbligati" al volontariato, Achille Variati approva ma c'è chi è contrario
Martedi 17 Gennaio 2017 alle 11:58 | 0 commenti
Volontari ma non troppo, anzi diciamo pure "liberamente costretti". Questa è l'idea del governo, sulla questione richiedenti d'asilo presenti nel territorio italiano. Nell'attesa di definire il loro status, quindi, "obblighiamo" i volontari a lavori socialmente utili. Un'idea che, come si legge nel Giornale di Vicenza di oggi, trova d'accordo il sindaco Achille Variati. Il primo cittadino aveva già espresso la sua opinione a seguito della protesta dei migranti davanti la caserma Sasso (avvenuta martedì 3 gennaio 2017) definendo il territorio berico come "il non-paese dei balocchi". A confermare le idee del primo cittadino l'esperienza positiva del progetto avviato nel 2015 che ha visto collaborare 300 richiedenti asilo con Aim. L'iniziativa, però, non trova d'accordo tutti i fronti politici.
Qualcuno rimane però in disaccordo con il progetto del governo presentato ieri a Roma dal ministro dell'Interno Marco Minnitti con la presenza dei prefetti italiani (presente anche in rappresentanza di Vicenza il prefetto Massimo Marchesiello) L'assessore regionale Manuela Lorenzin (giunta Zaia) ritiene che questa misura non sia praticabile per le contraddizioni legate al fornire immediatamente un lavoro a chi non si sa nemmeno se ha diritto ad essere accolto. Rimane sempre una questione spinosa quella dei migranti. A Vicenza e in provincia sono circa 2400 i richiedenti asilo di cui 850 presenti in città . Che sia dunque una soluzione corretta o meno quella che ha in mente di adottare il governo sulla questione si saprà solo in futuro. Darsi da fare e integrarsi in una società in costante evoluzione come quella che viviamo attualmente, è sempre un valore aggiunto che può portare solo benefici alla comunità . L'impegno delle persone, inoltre, deve sempre essere premiato ma fa un pò storcere il naso unire la parola "volontariato" e "obbligatorio" nella stessa frase.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.