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Migranti, Alex Cioni (Prima Noi): "una regia politica dietro le continue proteste nel vicentino"

Di Note ufficiali Domenica 12 Novembre 2017 alle 12:00 | 0 commenti

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E' andata in scena davanti alla Prefettura a Vicenza, l'ennesima protesta di un gruppo di richiedenti asilo, dopo che una settimana fa altri migranti erano scesi in strada in viale Milano per le medesime rivendicazioni sul pocket money giornaliero che su direttiva del Ministero dell'interno viene trattenuto dagli enti gestori dell'accoglienza per l'acquisto del cibo. Stessa cosa è avvenuta qualche giorno fa ad Enego: una trentina di richiedenti asilo ha protestato vivacemente in municipio senza particolari conseguenze grazie all'intervento pacificatore del sindaco.

Secondo il comitato PrimaNoi, impegnato da oltre due anni sul tema del contrasto all'accoglienza dei migranti in tutto il vicentino, "sta emergendo una regia politica sostenuta da soggetti nostrani che aizzano i sedicenti profughi per i loro fini politici." Proteste, che per il comitato risultano essere controproducenti per gli stessi immigrati in quanto "assumono un carattere pretestuoso nei toni e odioso nelle rivendicazioni" - ha accusato il portavoce Alex Cioni. "Fossi al posto degli africani starei in guardia dai falsi pastori che mi circondano - ha rincarato la dose Cioni -, del resto cosa ci si può aspettare da dei ragazzi ingrati dalle cui bocche non si sono mai udite parole di ringraziamento per
quanto gli viene donato.
"

Per il comitato, la presenza in Prefettura di esponenti del centro sociale Bocciodromo di Vicenza, è la dimostrazione che esiste una regia politica. "Sarebbe utile sapere - spiega Cioni - se tutte queste manifestazioni sono state preavvisate per tempo agli organi di polizia, o se inversamente sono scattate delle denunce per la violazione dell'art. 18 del Tulps (Testo unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza), così come accade per i cittadini italiani."

Stesso trattamento che per PrimaNoi dovrebbero ricevere gli attivisti del Bocciodromo. "Già sappiamo che non accadrà - è l'accusa di Cioni - perchè prevarrà la logica dei due pesi e due misure".
Il comitato ha annunciato che presenterà un esposto al Prefetto per "avere dei chiarimenti sulle proteste di questi giorni e per sapere se sono stati presi provvedimenti penali nei confronti dei promotori, italiani o stranieri che siano.

Leggi tutti gli articoli su: Alex Cioni, centro sociale Bocciodromo, PrimaNoi

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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