Michele Valente, Presidente dell’Ordine Medici Chirurghi di Vicenza, si iscrive ad Obiettivo Ippocrate
Domenica 17 Aprile 2016 alle 20:33 | 0 commenti
Riceviamo da Massimiliano Zaramella, Presidente “Obiettivo Ippocrateâ€, e pubblichiamo
Il Dr. Michele Valente, Presidente dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Vicenza, si è iscritto ad Obiettivo Ippocrate. E’ il naturale percorso di una condivisione di pensiero e di obbiettivi che hanno accomunato Obiettivo Ippocrate e l’Ordine dei Medici di Vicenza sin dai primi passi della nostra associazione. Il Dr. Valente è stato, infatti, la prima figura istituzionale che, già a poche settimane dalla nostra nascita, ha preso ufficialmente posizione a favore di un impegno comune per un corretto ed equo inquadramento del tema della responsabilità professionale del personale sanitario.E quindi per una giusta tutela di tutte le professionalità che lavorano per garantire il diritto alle migliori cure possibili per ciascun cittadino.Â
Questo atto formale di condivisione, non solo dei nostri obbiettivi ma anche dei modi con cui Obbiettivo Ippocrate li sta perseguendo, ci inorgoglisce e nel contempo ci carica di ulteriore determinazione e responsabilità . Aver compattato l’intera categoria medica, aver coinvolto in questo percorso tutte le figure professionali del mondo sanità (osteriche, infermieri, tecnici sanitari), aver acquisito immediata credibilità istituzionale a livello nazionale, regionale e locale, sono prove tangibili ed inconfutabili della percezione diffusa di quanto sia concreto e critico il problema che abbiamo sollevato. Ogni nostro singolo malato deve avere la sicurezza che, per quanto sia complessa e difficile la sua situazione, per lui sarà compiuto ogni atto umanamente possibile per salvarlo e curarlo, che nulla verrà lasciato intentato, che la paura non dovrà mai avere il sopravvento nelle nostre menti e nei nostri cuori e che mai dovrà legare le nostre mani.
Obiettivo Ippocrate parte dal presupposto che il diritto all’assistenza sanitaria, dato che la salute in quanto tale non può purtroppo essere un diritto, ed il diritto ad un giusto ed equo indennizzo quando dovuto, sono inalienabili ed intoccabili in una società civile, e continuerà ad impegnarsi strenuamente affinché vengano recuperati e riaffermati due concetti che costituiscono le fondamenta dell’atto medico nella sua nobiltà :
Il rapporto medico-paziente, al di là di regole e leggi, che giustamente devono esistere, si fonda sostanzialmente su un rapporto di fiducia reciproca.
Il paziente che più può denunciare non sarà mai un paziente meglio curato, perché la rincorsa al responsabile, al colpevole, all’indennizzo già ha modificato l’approccio del medico e potrà accadere che, nelle situazioni più complesse, più difficili, di grigio, la scelta sarà di non fare, o di fare la cosa che esporrà meno il professionista, anche se in quella specifica situazione potrebbe non essere quella che darà maggiori possibilità al paziente.
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