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Messa in latino, quanto stabilisce il pontefice della Chiesa Cattolica Apostolica Romana è chiaro

Di Italo Francesco Baldo Lunedi 25 Luglio 2016 alle 18:30 | 1 commenti

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Un comunicato pubblicato qualche giorno fa dal Vostro giornale a firma di Fedeli di Vicenza legati alla Messa in latino afferma: "La Messa di San Pio V a Vicenza è stata sospesa nel dicembre 2010 nella chiesa di San Rocco”, ma la Messa di San Pio V non esiste più nella sua forma originaria perchè cambiata da diversi pontefici, ultimo dei quali San Giovanni XXIII nel 1962 che introdusse nel Canone il riferimento a San Giuseppe ed abolì la recita del Confiteor ecc. per la Comunione dei Fedeli. Sia San Giovanni Paolo II, sia Benedetto XVI  nel suo Motu proprio Summorum pontificum, hanno chiaramente detto che il messale da usarsi è quello del 1962 e non altri, tra cui quello ovviamente di San Pio V. 

Afferma Benedetto XVI: “Perciò è lecito celebrare il Sacrificio della Messa secondo l’edizione tipica del Messale Romano promulgato dal B. Giovanni XXIII nel 1962 e mai abrogato, come forma straordinaria della Liturgia della Chiesa.”...”Nelle Messe celebrate senza il popolo, ogni sacerdote cattolico di rito latino, sia secolare sia religioso, può usare o il Messale Romano edito dal beato Papa Giovanni XXIII nel 1962, oppure il Messale Romano promulgato dal Papa Paolo VI nel 1970, e ciò in qualsiasi giorno, eccettuato il Triduo Sacro. Per tale celebrazione secondo l’uno o l’altro Messale il sacerdote non ha bisogno di alcun permesso, né della Sede Apostolica, né del suo Ordinario.”

Mi sembra molto chiaro quanto stabilisce il pontefice della Chiesa Cattolica Apostolica Romana, ma come sempre vi sono dei cerimonieri che prescriverebbero perfino a Gesù come fare l’Ultima Cena!

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Commenti

Inviato Mercoledi 27 Luglio 2016 alle 15:54

Certo è questo che si vuole dire. E' stato detto circa 1000 dato che fino al 2008 si sono aggiunti parecchie altre firme anche dopo l'entrata in vigore del Motu Proprio
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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