Meridio a Franco: astio eccessivo per carineria. Verifiche statuto Ln e consenso elettori senatore
Venerdi 20 Agosto 2010 alle 19:08 | 0 commenti
Pensavo di avere chiarito la questione ricordando che era e voleva essere un gesto nei confronti del candidato presidente Zaia.
Leggo invece fra le righe dei comunicati del senatore Franco un astio che sinceramente non comprendo. Soprattutto fra alleati che fanno opposizione alla sinistra.
Per la stima che avevo confronti del senatore Franco se avessi voluto iscrivermi alla lega stia sicuro che sarei andato da lui subito, dopo essermi confrontato con i miei elettori e partito.
Credo che i toni usati siano esagerati e fuori luogo.
Ad essere pignoli leggendo nel sito della lega l'intero articolo citato da Franco dello statuto si legge:
a)I Soci Ordinari-Militanti, hanno il dovere di partecipare attivamente alla vita associativa del Movimento e di rispettare il codice comportamentale approvato dal Consiglio Federale. Essi godono del diritto di parola, di voto e di elettorato attivo e passivo, secondo le norme previste dal presente Statuto e dai regolamenti; devono essere iscritti alle Sezioni Comunali dove svolgono la militanza attiva e volontaria.
La qualifica di Socio Ordinario Militante è incompatibile con l'iscrizione o l'adesione a qualsiasi altro Partito o Movimento Politico, associazione segreta, occulta o massonica o a liste civiche non autorizzate dall'organo competente.
Il verificarsi di tale incompatibilità comporta l'espulsione automatica ed immediata dell'associato. incompatibilità che non c'è per:
b) I Soci Sostenitori non vantano alcun diritto di voto, né diritto elettorale interno al Movimento, né il dovere di partecipazione alla sua vita attiva. Essi sono iscritti nell'apposito libro tenuto dal Segretario Provinciale e possono essere depennati, con deliberazione inappellabile del Consiglio Direttivo Provinciale, con conseguente perdita della qualifica e del diritto di una nuova iscrizione al Movimento.
Forse il senatore dovrebbe leggere meglio lo statuto e comunque il mio era e rimane un gesto simbolico di appoggio al governatore Zaia.
Poi sulle pretese di insegnare come si fa il consigliere comunale, ne rispondo agli elettori che mi hanno dato le preferenze.
Spero cambino la legge elettorale cosi vedremo quante preferenze ha il senatore, o se subirà la stessa sorte toccatagli in passato quando nelle elezioni comunali era candidato sindaco.
Per me la questione è chiusa e non ci torno, mi auguro altrettanto anche per il Senatore.
Gerardo Meridio
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