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In tempo di crisi anche le cicala si mettono a risparmiare e i mercati sono l'ideale per portarle sulla retta via delle formichine. Siamo in Piazza dei Signori, ore 11.00 di un martedì qualsiasi. Orario di punta, viavai di gente: sembra di essere in mezzo ad una babele esotica. Invece siamo a Vicenza, nella bella piazza che tanto deve al Palladio. Qui, da tempo immemore, la domanda e l'offerta si incontrano nello spazio del mercato.

Costeggiando la splendida Basilica, ci immergiamo negli umori e nei colori della piazza. E quello che vediamo, ci colpisce.

Le anziane vicentine si guardano attorno cercando i fiori migliori (chissà, magari hanno smesso di sperare che qualcuno possa regalarglieli...), mentre i banchi di vestiario vengono presi d'assalto da giovani donne di ogni nazionalità, a caccia dell'abito carino, ma economico. Non solo donne, ma anche uomini, alcuni dei quali in solitaria.
Le fotografie che scattiamo sono una risposta abbastanza positiva alla recessione economica degli ultimi anni. Regressione che, inevitabilmente, ha affondato anche la nostra città, a sorpresa tra le prime dieci classificate per aver ‘meglio resistito alla crisi' degli ultimi sette anni, secondo un'indagine del Sole24 Ore. Eppure storie di disperazione ce ne sono anche qui, inutile nasconderlo.
Ma oggi è martedì, e c'è il mercato. E in mezzo ai banchi, ci sta tanta gente. Qualcuno ci confessa di venirci "di tanto in tanto, quando ho bisogno di qualcosa, di solito qualche capo d'abbigliamento"; altri dichiarano di frequentare il mercato con regolarità, "per acquistare qualche prodotto alimentare" (sono soprattutto le donne a farlo). Ma al mercato si va anche per risparmiare, soprattutto in questo momento difficile.
E allora, se gli sconti sono già iniziati e l'occasione è dietro l'angolo... non resta che cercare.