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Mentana showman all'Olimpico sul futuro del giornalismo: "i social-edicolanti non danno le notizie..."

Di Edoardo Andrein Sabato 2 Aprile 2016 alle 23:44 | 0 commenti

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Enrico Mentana, oltre che direttore del tg di La7 e da tanti anni uno dei giornalisti italiani più stimati e conosciuti, è anche un intrattenitore. In uno scenario suggestivo come quello dell'Olimpico di Vicenza la sua "teatralità" non ha mancato di venir fuori, per la soddisfazione delle persone accorse ad ascoltare il dibattito (qui la cronaca dettagliata) sul futuro del giornalismo organizzato all'interno della rassegna Festival Città Impresa che sta animando la città di Vicenza. 

Al suo arrivo a dir la verità ci ha pensato il figlioletto di dieci anni ad animare il palco, accompagnato a scoprire la scenografia del più antico teatro coperto del mondo. Ma anche in avvio della discussione Mentana padre, che già scalpitava microfono in mano, ha chiesto ironicamente di aggiungere una sedia per il figlio, in modo da rappresentare la continuità generazionale dei mezzi di informazione.
Gli ospiti, infatti, erano seduti sulle poltrone in ordine di temporalità: carta stampata, televisione, internet e social network, in un incontro nel quale Mentana con la consueta verve si è lasciato andare a battute ironiche, ma anche a "chicche" interessanti: 
"Il nostro modo di fare giornalismo rappresenta la proposta novecentesca dell'informazione, le modalità sono le stesse di fine '800, e il nostro pubblico c'è ancora perchè è legato al passato". 
Poi entra nel contesto della sua esperienza professionale che l'ha visto quasi da sempre volto noto davanti alle telecamere: 
"Il telegiornale svolge un ruolo di mediatore nell'informazione, le persone hanno 12-13 modi di informarsi durante il giorno prima di arrivare in edicola o guardare alla sera il tg: spesso i telespettatori ci guardano per una questione di abitudine e di affetto verso il volto televisivo". 
Quindi c'è anche un pensiero sul tema della nuova informazione che avanza, il mondo di internet e dei social network, per un Mentana tra l'altro "beccato" mentre per gran parte del tempo in cui parlavano gli altri ospiti armeggiava con il suo telefonino:
"Sto leggendo le notizie su twitter - si giustifica sorridendo il direttore del tg La7 e rivolgendosi verso il country manager di Twitter Italia - anche se da twitter io ho tolto il mio profilo...".
Poi spiega:
"I giovani se ne fregano di giornali cartacei e telegiornali, le nuove generazioni non concepiscono l'antico, siamo nel pieno di una rivoluzione tecnologica che, come per le crisi finanziarie che contagiano le economie reali, ha contagiato il modo di fare informazione: i social network fanno un "bricolage" di tutte le notizie, sono una grandissima edicola, ma non dovrebbero essere gli edicolanti a dare le notizie...".
Infine la conclusione ad effetto al termine dell'incontro:
"È già finito? Io voglio parlarne ancora".
"È più di un'ora che siamo qui Enrico - gli risponde il conduttore Menichini - la gente si sta mettendo sulle gambe le coperte (quelle a disposizione sui posti di ciascun spettatore ndr)".
Per Mentana un'ora d'altronde non è nulla, lui è abituato ai suoi speciali da dodici ore di diretta.
Da giornalista, ma anche showman. 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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