Meno tasse per i lavoratori vicentini del terziario
Giovedi 29 Maggio 2014 alle 14:33 | 0 commenti
Confcommercio - Confcommercio Vicenza e i sindacati del settore Terziario hanno firmato l’accordo quadro sulla detassazione dei premi di produzione e delle componenti accessorie della retribuzione corrisposte ai lavoratori dipendenti in connessione agli incrementi di produttività .
In base a questa intesa, anche per il 2014, sarà possibile applicare ai dipendenti delle aziende aderenti al sistema Confcommercio della Provincia di Vicenza, titolari di un reddito di lavoro massimo di 40mila euro, l’imposta sostitutiva del 10% sui premi di produttività , nel limite massimo di 3.000 euro. Tale minore imposizione fiscale si traduce in pratica in un incremento del salario netto dei lavoratori.
L’accordo territoriale è stato tempestivamente sottoscritto dalle parti per ottemperare a quanto stabilisce il DPCM del 19 febbraio 2014, entrato in vigore il 14 maggio, che lo prevede come requisito necessario per poter procedere alla “detassazione produttività â€.
Di conseguenza, per l’anno corrente ogni singola voce retributiva che l’azienda  vorrà assoggettare all’aliquota premiale del 10% dovrà rientrare in determinati parametri rientranti nell’accordo, che riconoscono valore agli incrementi della produttività , efficienza, redditività o innovazione. L’azienda dovrà quindi dimostrare di aver operato in almeno tre delle quattro aree d’intervento che aumentano la produttività : ridefinizione dell’orario di lavoro; distribuzione flessibile del periodo di ferie eccedente le due settimane; attivazione di nuovi strumenti informatici e nuove tecnologie nel rispetto della tutela dei  lavoratori; interventi in materia di fungibilità delle mansioni.
In occasione della firma dell’accordo territoriale, Confcommercio Vicenza e le organizzazioni sindacali vicentine del terziario hanno ribadito all’unisono “l’importanza delle misure che riducono la pressione fiscale in maniera semplice ed immediata per i lavoratori e le imprese. Qualsiasi intervento in questa direzione significa maggiore capacità di spesa delle famiglie e di investimento delle imprese, ovvero ciò che serve di più in questo momento per rilanciare l’economia del Paeseâ€.
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