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Meno migranti, più terroristi: il rischio. Fra business anche vicentino e decisioni nazionali di pancia

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Venerdi 11 Agosto 2017 alle 22:17 | 0 commenti

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Non ci occupiamo in questa sede delle valutazioni pro o contro il codice di comportamento che le ONG devono sottoscrivere se vogliono continuare nella loro opera di soccorso in mare dei migranti, politici od economici che siano, che, per alcuni, sfocia in un business dai contorni ad oggi oscuri. Ci occupiamo semplicemente, se pure la questione possa definirsi semplice, dei riflessi di una possibile, conseguente diminuzione dei flussi migratori in Italia, sulla sua sicurezza. Se fino ad oggi il nostro Paese non è stato colpito da atti terroristici di "stampo islamico" (che brutto termine, ma rende l'idea) non lo si può non attribuire, oltre che all'efficace lavoro della nostra intelligence e delle nostre forze dell'ordine, a un altro fatto oggettivo che ci deve far riflettere, ora e non dopo.

Se per i fomentatori del terrorismo l'Italia era la porta di accesso più agevole all'Europa di suoi adepti, nascosti fra migliaia di profughi e richiedenti asilo o solo di chi sogna un futuro migliore di quello atteso nel proprio Paese di origine, perchè alimentare le richieste interne di maggiori controlli e di chiusura all'immigrazione alimentando atti violenti e destabilizzanti proprio nella Penisola che rende meno difficile l'ingresso di chi, attraversandola, poi si dirige verso gli altri stati europei, Belgio, Francia, Germania e Inghilterra, che, non a caso, sono diventati i bersagli più abituali del terrorismo?

Ma, ecco la questione che i politici dovranno valutare e che intelligence e forze dell'ordine di sicuro stanno già affrontando: se le restrizioni attuali alle ONG e, comunque, all'ingresso dei migranti dovessero superare l'attuale fase mediatica e trasformarsi in un reale freno all'attuale e comunque tragica "transumanza" umana, tra le cui greggi ricche di vittime si nascondono bestie feroci, gli organizzatori di morte quale freno avrebbero più a trasformare anche l'Italia nel loro poligono di tiro contro la "nostra" civiltà?

Ecco perchè meno migranti, di transito, potrebbero lasciare spazio a più terroristi, di mestiere.

Ecco perchè quello della chiusura tout court a chi vuole entrare in Europa passando per l'Italia non è il sistema per gestire questo dramma epocale delle vittime delle organizzazioni che sulla pelle dei migranto e sulla loro falsa e ipocrita accoglienza (ma come si fa a chiamare accoglienza un business miliardario in Italia e milionario a Vicenza dove solo per i prossimi due anni sono previsti almeno altri 72 milioni di euro a favore degli "accoglitori"?).

Non è questo il sistema perchè a quelle vittime, in cambio della loro riduzione magari marginale e promessa tanto per soddisfare le pance del popolo, ora potrebbero aggiungersi altre vittime.

Del popolo...

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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