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Meno 2 al bomba day, Variati fa il punto della situazione su meteo, trasporti e piano C

Di Martina Lucchin Mercoledi 23 Aprile 2014 alle 14:21 | 0 commenti

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“A 36 ore dall’operazione dai dati metereologici possiamo escludere qualsiasi perturbazione importante, quindi, anche in caso di pioggia il disinnesco si farà il 25 aprile”. Queste le parole del sindaco Achille Variati che in veste di commissario ha convocato oggi, mercoledì 23 aprile, una conferenza stampa dopo “il lungo e dettagliato incontro”  tra tutte le istituzioni coinvolte per il disinnesco della “Old Lady”.

La macchina organizzativa, assicura Variati, è pronta. Sono, infatti, 620 le persone coinvolte tra civili e forze di polizia, che si occuperanno della buona riuscita dell’operazione. A disposizione inoltre 51 medici in più nell’organico dell’ospedale San Bortolo e 23 ambulanze. 67 invece le persone che dal centro decisionale di coordinamento in Fiera gestiranno le operazioni e le comunicazioni. 

Si passa poi alle raccomandazioni. “Invito tutti i cittadini alla massima collaborazione e ricordo che l’evacuazione è obbligatoria e che qualsiasi tipo di responsabilità in casi di non ottemperanza dell’ordinanza ricadrà sul cittadino”, rimarca il Sindaco. Per l’evacuazione sono a disposizione anche i mezzi pubblici, che percorreranno le linee ordinarie con eventuali potenziamenti. Durante la giornata inoltre tutti i bus Aim saranno gratuiti. Assicurate in toto le linee 1, 5, 7, 8, 10,12, 14 e 18. Mentre la 4 si fermerà in via Rodolfi. 

È infine pronto il "piano C" nel malaugurato caso in cui la bomba ritrovata all’ex Dal Molin scoppiasse. Oggi stesso infatti l’ingegnere Roberto Tonello, incaricato dal capo della protezione civile Gabrielli di prevedere l’organizzazione dei soccorsi, ha inoltrato il piano alla protezione civile. “È un’ipotesi molto remota – spiega Tonello – ma in questo caso si muoverebbe anche la Regione e il centro in Fiera diventerebbe il polo di coordinamento dei soccorsi”. Se le operazioni non andassero a buon fine è inoltre importante che i cittadini non si precipitino nelle loro case. “In questo caso tutte le notizie saranno diffuse attraverso i media, il sito del Comune ed il call center (che verrebbe potenziato), e i cittadini dovranno andare nel centro di raccolta del loro quartiere. Non si può assolutamente tornare a casa prima delle verifiche necessarie”, conclude il SIndaco.   

 

Comune di Vicenza - “L'evacuazione è un obbligo a garanzia della sicurezza di tutti i cittadini che vivono fino ad una distanza di 2.500 metri dalla bomba”.
Lo ha ribadito oggi il sindaco Achille Variati, al termine dell’incontro a Palazzo Trissino per definire gli ultimi dettagli in vista del disinnesco del 25 aprile: “Chi non ottempera all'ordinanza infrange la legge con responsabilità civile e penale e mette a rischio la propria vita”.
“L'organizzazione complessa per garantire il buon andamento dell'intera operazione si può dire conclusa e ora abbiamo bisogno della collaborazione dei cittadini. Oggi abbiamo ricevuto anche i dati aggiornati sulle previsioni meteorologiche per il 25 aprile che escludono perturbazioni importanti. Pertanto il disinnesco avverrà anche in caso si verificassero piogge” assicura il sindaco.
Saranno 350 i volontari della protezione civile impegnati il 25 aprile; insieme a loro ci saranno anche 150 agenti della polizia locale, di Vicenza e dell'unione dei Comuni di Caldogno e Costabissara, suddivisi in due turni, e 120 dipendenti dei tre Comuni interessati (Vicenza, Caldogno e Costabissara). Sul territorio saranno quindi impegnate complessivamente 620 persone a cui si aggiungono le forse di polizia, carabinieri e guardia di finanza.
All'ospedale di Vicenza saranno in servizio 51 medici e infermieri in aggiunta al consueto personale. Inoltre ci saranno 23 ambulanze a disposizione. I gestori dei servizi di acqua, luce, gas e telefonia saranno presenti con 40 tecnici. Tutte le comunicazioni tra il personale in servizio avverranno esclusivamente via radio, indipendenti quindi dalla telefonia ordinaria i cui canali potrebbero essere sovraccarichi.
Saranno 67 le persone presenti in centrale operativa, chiamata  Cdc (centro decisionale di coordinamento) negli spazi messi a disposizione dalla Fiera di Vicenza e che terrà i contatti con tutte le funzioni. Mentre in Questura la centrale operativa di interforze è in contatto a sua volta con il Cdc: quest'ultimo sarà in collegamento con il Corem (Centro coordinamento Regionale di Emergenza di Mestre) e con la Sala Italia a Roma.
E' comunque pronto un piano aggiuntivo nel caso, comunque remoto, in cui la bomba dovesse esplodere. “La prima raccomandazione che facciamo ai cittadini in caso di esplosione, quindi di grande emergenza – prosegue il sindaco -, è di non tentare di recarsi nella propria abitazione all'interno dell'area evacuata. Attraverso i mezzi di comunicazione diremo quali sono i centri dove i cittadini, suddivisi per zona, si potranno recare per avere informazioni. Si cercherà quindi di garantire il ritorno a casa delle persone, ma dopo aver effettuato alcune verifiche sulla staticità degli edifici e delle strade”.
“In caso di scoppio il Cdc diventerà Ccs, Centro di coordinamento soccorsi – ha dichiarato l'ingegner Tonellato, direttore della protezione civile regionale, responsabile del piano degli interventi per assicurare la prosecuzione dell'assistenza alla popolazione e le ulteriori attività tecniche in caso che l'ordigno deflagri -  governato dal prefetto e vede coinvolti prefettura, Regione, Comune e Provincia di Vicenza”. 

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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