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Melania Mazzucco racconta la "Musica per Marietta, la figlia di Tintoretto nel '500 Veneziano"

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 6 Agosto 2011 alle 12:18 | 1 commenti

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Dal klezmer alla Venezia rinascimentale. La poliedricità di AsiagoFestival, che sabato 6 agosto ha inaugurato la sua 45ma stagione con un viaggio musicale nel cuore della tradizione ebraica, propone il suo secondo appuntamento spostando l’attenzione sulla seconda metà del XVI secolo.
Domenica 7 agosto (ore 21) al Palazzo del Turismo Millepini andrà, infatti, in scena la prima esecuzione assoluta di una produzione del festival asiaghese: “Musica per Marietta - La figlia di Tintoretto nel ‘500 veneziano”.

Si tratta della riproposizione in prima esecuzione moderna dei lavori di Julio Zacchino, organaro e organista attivo a Venezia nella seconda metà XVI secolo, esplorata attraverso il prisma pittorico e letterario che di Marietta Tintoretto darà la scrittrice Melania Mazzucco, voce narrante della serata.

Marietta Robusti, detta “la Tintoretta”, era la primogenita di Jacopo Robusti, il Tintoretto, nata (nel 1554 o nel 1560) da una sua relazione precedente al matrimonio con Faustina. Fin da bambina, accompagnava il padre in bottega vestendosi da maschietto. Il padre la portava con sé ovunque, le insegnò l'arte di dipingere e disegnare, facendone il suo maggiore aiuto, che l'assistette in varie opere. Oltre che pittrice Marietta fu una valente musicista, sia strumentale che vocale.

Valente ritrattista (tra le nobildonne veneziane era di gran moda posare per “la Tintoretta”) fu richiesta come pittrice di corte sia da Filippo II, re di Spagna, che da Massimiliano II d'Austria. Il padre, tuttavia, non la lasciò partire e, anzi, la maritò piuttosto frettolosamente con un gioielliere tedesco, Marco Augusta (il matrimonio venne celebrato fra maggio e novembre 1578) ed ebbe da lui un figlio e lo chiamò Jacometto il quale morì a soli 11 mesi mentre si trovava nella casa di campagna del Tintoretto a Carpenedo vicino a Mestre. Marietta non si è mai ripresa dalla morte del primo e unico figlio e morì all'età di circa trent'anni (forse di tumore) mentre si trovava a Mantova assieme al padre Jacopo, ospite del Duca. È tumulata a Venezia, nella chiesa di Santa Maria dell'Orto, dove in seguito venne sepolto anche il padre.

A Tintoretto Mazzucco ha dedicato il suo romanzo “La lunga attesa dell’angelo” (2008, premio Bagutta, premio Scanno, premio Biblioteche di Roma), e “Jacomo Tintoretto & i suoi figli. Storia di una famiglia veneziana” (2009, premio Benedetto Croce, premio Luigi Russo, premio Palmi, premio Comisso), biografia del maestro, dell’amatissima figlia Marietta e degli altri familiari e discendenti dell’artista, che ricostruisce centocinquant’anni di storia di Venezia.

“Jacomo Tintoretto e i suoi figli. Biografia di una famiglia veneziana” è il frutto di oltre dieci anni di studi e ricerche, ricco di documenti inediti e originali, rintracciati da Melania Mazzucco negli archivi veneziani, così come arrivano direttamente da archivi vaticani e veneziani i Mottetti e i Madrigali di Zacchino.

Una grande operazione culturale e documentale, quindi, sta alla base di questa originale proposta che il pubblico di Asiago potrà apprezzare in anteprima, mentre già numerose altre manifestazioni stanno concordando le repliche di questo spettacolo davvero unico.

Oltre alla partecipazione della scrittice romana tradotta in 23 paesi che nel 2011 ha vinto il Premio letterario Viareggio-Tobino come Autore dell’Anno, il pubblico del Milleppini potrà apprezzare la selezione di Mottetti di Zacchino tratti dai “Motecta quatuor vocum noviter in lucem edita”, Venezia, 1572 (Biblioteca Apostolica Vaticana di Roma) trascritti da Siro Cisilino (Fondazione Cini, Venezia) e i Madrigali tratti da “Il primo Libro de madrigali a quatro voci", Venezia, 1573 (Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia) trascritti da Chiara Comparin; con ricostruzione  dell’Altus e revisione a cura di Maria Dal Bianco e Nicola Reniero.

A dare vita alle preziose partiture rinascimentali sarà il coro maschile “Coenobium Vocale” diretto da Maria Dal Bianco, accompagnato dal clavicembalo di Nicola Reniero.


Biglietto unico euro 10,00 – ingresso libero per i minori di 18 anni

Info e prevendita biglietti entro ore 18.00 del giorno del concerto presso Ufficio Turismo del Comune di Asiago (Piazza G.Carli, 56) – tel. 0424/464081

Vendita biglietti al botteghino della sala dalle ore 19.00


Nata a Roma 34 anni fa, Melania Mazzucco, laureata in Storia della Letteratura Italiana Moderna e Contemporanea e in Cinema al Centro Sperimentale di Cinematografia, ha scritto per anni soggetti e sceneggiature per il cinema. Dal 1995 collabora all’Enciclopedia Italiana Treccani, per la quale ha curato il settore letteratura e spettacolo di varie opere dell’Istituto. Nella narrativa ha esordito nel 1992 con il racconto “Seval” e altri suoi racconti sono stati pubblicati successivamente da varie testate. I romanzi “Il bacio della Medusa” (1996) e “La camera di Baltus” (1998) sono stati ben accolti da pubblico e critica. Con il terzo romanzo, “Lei così amata” (2000), la Mazzucco ha vinto il SuperPremio Vittorini, il Premio Bari Costa del Levante, il Premio Chianciano e il Premio Napoli. Ha scritto inoltre numerose storie per la radio e articoli e recensioni sul teatro. Proprio per il teatro, insieme con Luigi Guarnieri ha scritto, a metà degli anni ’90, “Una pallida felicità – Un anno nella vita di Giovanni Pascoli” vincitore della Medaglia d’oro per la drammaturgia italiana nel 1996.
Ha vinto con il romanzo "Vita" il Premio Strega 2003. Nel 2008 il suo romanzo “Un giorno perfetto” diventa un film, diretto da Ferzan Ozpetek, con Isabella Ferrari,Valerio Mastandrea e Stefania Sandrelli. Nel 8 con Rizzoli pubblica  “La lunga attesa dell'angelo”, Premio Scanno 2009, il racconto è una lunga confessione che Tintoretto rivolge a Dio prima di morire. Quindici lunghe notti in preda alla febbre costringono l'ormai vecchio pittore a riflettere sulla vita, nell'attesa che l'angelo della morte lo riconduca al cospetto di colei che ha attirato le sue passioni e le sue attenzioni per tutta la vita.
Scintilla era il nomignolo con cui il Maestro l'aveva ribattezzata, e lei, Marietta, era davvero la scintilla in grado di innescare la fiamma della creatività nell'animo dell'estroso pittore. Una bambina nata fuori dal matrimonio e cresciuta fuori dalle regole. Mentre i numerosi altri figli di Jacomo e Faustina vengono instradati alla professione (i maschi) o al convento (le femmine), Marietta cresce respirando il sapore della libertà e dell'arte. Vive in simbiosi con suo padre, che la introduce tra i fermenti artistici di quegli anni e le insegna le tecniche pittoriche. Vestita da uomo, tra i pennelli, la polvere e il turpiloquio della bottega, Marietta sarà la musa e il fauno del Tintoretto, capace di suscitargli i più alti slanci ma anche le più grandi delusioni. 
Melania Mazzucco ci offre in queste pagine il ritratto di uno dei personaggi femminili più affascinanti del nostro Rinascimento, una donna che ha saputo liberarsi ed emanciparsi pur restando legata all'enorme figura carismatica di suo padre. Un uomo al quale si è data totalmente, ma a cui, a sua volta, è riuscita a trasmettere il senso di un'intera esistenza. Nel 2009 pubblica “Jacomo Tintoretto e i suoi figli. Biografia di una famiglia veneziana”. Frutto di oltre dieci anni di studi e ricerche, ricco di documenti inediti e originali, rintracciati da Melania Mazzucco negli archivi veneziani, il libro è la seconda parte del dittico che, col romanzo La lunga attesa dell’angelo, l’autrice ha dedicato al grande maestro, passando così dalla libera interpretazione dei fatti e dalla dimensione fantastica dei personaggi all’indagine appassionata di una possibile verità storica. Prima importante biografia mai apparsa in Italia su Tintoretto, questa preziosa opera storico-documentaria rappresenta un vero e proprio monumento alla grandezza e alla complessità di un pittore immenso, inventore di sterminati teleri narrativi, affollati da centinaia di personaggi e animati da violenti chiaroscuri – un artista ambizioso e discusso, scorretto e devoto, colto e popolare, eccentrico e conformista, incalzato da un perenne furore creativo. In un dialogo continuo e attraverso un confronto serrato con le sue opere, Melania Mazzucco ricostruisce minuziosamente la vita del “più terribile cervello che abbia avuto mai la pittura”. Ma, accanto al protagonista, come in una delle sue tele brulicanti, dal buio della storia riemergono le figure dei suoi familiari: il padre, la giovane moglie Faustina, le figlie suore, i nipoti rinnegati. Fra tutti, brilla di luce propria la figlia primogenita Marietta, pittrice e musicista presto consegnata a un mito che la trasforma in personaggio letterario. A poco a poco, dall’oblio riaffiorano anche le innumerevoli vite di coloro che nel corso di due secoli hanno incrociato i loro destini con quelli dei Tintoretto: gioiellieri, librai, dogi, pittori, formaggiai, barcaioli, serve, spie, eretici, truffatori, contrabbandieri, ciarlatani; pagina dopo pagina, ci vengono raccontate storie dimenticate e insolite come quelle della meretrice blasfema Orsola, dello scrittore-alchimista Evangelista Ortense, della monaca ribelle suor Maria Isabella, del musicista itinerante Julio Zacchino, del faccendiere Asdrubale Fiorelli. Una caleidoscopica galleria di ritratti che compone l’affresco di una città unica e irripetibile, Venezia: attraversata casa per casa, esplorata nei fondachi, sui moli, nei bordelli, nelle botteghe e nei monasteri, rivelata in ogni aspetto delle sue attività e dei suoi costumi, evocata con impressionante realismo in tutto lo splendore e la miseria dei suoi mille traffici e dei suoi mille mestieri.

 

Il Coenobium Vocale nasce dall’idea di una ricerca nella musica corale maschile. Il gruppo partecipa a rassegne, festivals, stagioni concertistiche, e si è affermato in numerosi concorsi nazionali e internazionali. Ha inciso diverse raccolte musicali, tra cui una Messa inedita di Saverio Mercadante per la casa discografica Tactus. Il coro svolge intensa attività concertistica in collaborazione con enti e associazioni culturali quali Amici della Musica, Festival di Musica Antica di Trento, Festival Galuppi, Festival In canto gregoriano di Firenze, Euretes, Società del Quartetto, anche con proposte tematiche e opere monografiche quali la Passione di Christo secondo Giovanni di Francesco Corteccia (1527), Lamentationes Hieremiae prophetae di M. A. Ingegneri e altre di autori contemporanei. Collabora inoltre con importanti nomi del teatro italiano quali Arnoldo Foà, Pamela Villoresi e Sergio Ciulli.

 

PROSSIMO APPUNTAMENTO CON ASIAGOFESTIVAL 45ma edizione

Mercoledì 10 Agosto ore 21.00 – ASIAGO – Palazzo del Turismo Millepini  
Ensemble “Cello Passionato”

violoncello: Julius Berger, Hyun-Jung Berger, Christian Bertoncello,

Woo-Jin Kim, Soyeon Ahn, Anna Grendene, Alberto Brazzale, Piero Bonato

 Musiche di Antonio Vivaldi, Luigi Boccherini, Giovanni Bonato, Sofia Gubaidulina
Biglietto unico euro 10,00 – ingresso libero per i minori di 18 anni
Info e prevendita biglietti entro ore 18.00 del giorno del concerto presso Ufficio Turismo del Comune di Asiago (Piazza G.Carli, 56) – tel. 0424/464081
Vendita biglietti al botteghino della sala dalle ore 19.00


Commenti

marino
Inviato Martedi 31 Luglio 2012 alle 21:42

onorato davvero di averti conosciuto attraverso le tue due opere che hai scritto sulla vita del Tintoretto, mi sono sempre affascinati i libri dal loro contenuto vicino un po al mio modo di leggere quasi di ricerca pura...mi fanno compagnia pagine dopo pagine e il modo di scrivere tuo...ti ringrazio davvero e immensamente con la mente percorro e sottolineo osservazioni assai importanti e segrete nel descrivere un epoca così lontana dove si respira una Venezia difficile e ricca di cultura...grazie ancora
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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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