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Meglio il Sassuolo, ma il Vicenza non si sfalda. E Gregucci ricorda i suoi tempi in biancorosso

Di Enrico Soli (caporedattore) Domenica 13 Febbraio 2011 alle 12:00 | 0 commenti

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Se questo 1 a 1 fosse arrivato in un'altra piazza, probabilmente Angelo Gregucci non l'avrebbe presa bene perché ai punti la sua squadra avrebbe meritato di vincere. Ma davanti c'erano il Vicenza e tre anni di ricordi in biancorosso (nella foto in mister a Vicenza) e allora non era il caso di prendersela troppo se il suo Sassuolo, pur avendo giocato meglio dei biancorossi, non ha portato a casa i tre punti.

"Anni favolosi - ricorda il grande ex - che hanno avuto un finale non degno. Ma tutte le favole prima o poi finiscono".
Il presente invece è una squadra - il Sassuolo- costruita per volare altro, una formazione che gioca a calcio, colleziona primati per quanto riguarda il possesso palla, eppure si trova inguaiata nei bassifondi. Ecco allora il Gregucci che ricordavamo, intento a predicare all'infinito il suo verbo: "Dobbiamo rimanere sul pezzo: in serie B ci vuole gioco ma anche sacrificio". Un po' di tutto, insomma. Il Sassuolo visto al Menti sembra sulla buona strada e infatti Gregucci è apparso ottimista.

Il Vicenza invece di buono ci ha messo l'impegno; per il gioco si prega di ripassare. Lo riconosce Maran: "Possiamo fare di più". Però il materiale umano è quello che è: col Sassuolo si è evidenziata ancora una volta la mancanza di un regista in mezzo al campo. L'assenza di Paro si sta facendo sentire perché i vari Morosini, Rigoni, Soligo, Braiati, e in parte Botta, tutto sono fuori che fini palleggiatori capaci di dettare i tempi del gioco. In considerazione di ciò, il pareggio è un risultato che può andare bene ai biancorossi. Maran, dopo aver perso nel primo tempo la sfida con Gregucci, nella ripresa ci ha messo una pezza cambiando i due esterni e poi passando al tridente con Misuraca sostituendo opportunamente Rigoni.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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