Quotidiano | Categorie: Politica, Interviste

Meetup griffato Equizi: inizio col botto

Di Marco Milioni Lunedi 14 Maggio 2012 alle 16:06 | 0 commenti

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L'arrivo di Franca Equizi nell'orbita del Movimento a Cinque Stelle fa il botto. Pochi giorni fa aveva fondato un gruppo d'incontro, un meetup. Oggi a mezzodì ne ha dato pubblicamente notizia all'esedra di Campo Marzo, davanti ad un parterre di una cinquantina di persone tra spettatori e telecamere suscitando una discussione animata con alcuni aderenti ad altri meetup che non hanno preso bene l'uscita in solitaria dell'ex consigliere comunale con un passato, troncato nel 2005-2006, col Carroccio e con un presente e un passato recente da attivista della causa civica (clicca per l'intervista di Franca Equizi, di Giordano Lain, di Francesco Celotto e Marco Dalla Gassa, per il video generale con vari interventi)

Equizi stamani ha cominciato la sua uscita pubblica spiegando le ragioni che l'hanno portata a costituire un gruppo d'incontro: «Il movimento nato attorno a Beppe Grillo in questo periodo storico è quello che meglio ha inquadrato lo scenario futuro intrecciandolo con le necessità reali delle persone. L'avere fondato un meetup costituisce la possibilità di mettersi a disposizione della gente con due obiettivi principali. Denunciare le storture e fare proposte concrete il tutto col massimo delle aperture e avendo bene in mente il faro della democrazia diretta, quella che manca nelle nostre comunità».

Epperò lo spirito grillino che anima i vari supporter della galassia del movimento è venuto alla luce immediatamente: «Una iniziativa del genere la si sarebbe dovuta concordare con gli altri gruppi con un approfondito dialogo interno, perché la cosa potrebbe essere avvertita come la voglia di cavalcare l'onda del M5S dopo le recenti affermazioni elettorali» accusa l'attivista Carlo Braggio che ha rivolto le sue puntualizzazioni direttamente in viso alla Equizi con tanto di telecamera. Dello stesso tenore è il duro ammonimento di Laura Treu la quale ha precisato che nessuno «tranne che nell'ambito delle elezioni è autorizzato ha usare il simbolo del M5S o a parlare a nome del movimento». Meno arrembanti invece sono stati Marco Dalla Gassa e Giordano Lain (organizatori dei gruppi rispettivamente a Bassano e a Vicenza) i quali hanno precisato di non condividere i metodi ma di condividere la necessità di condurre una battaglia sul territorio per aumentare il tasso di «democrazia e trasparenza con i quali si amministrano le nostre comunità». Ancora diverso il punto di vista di Francesco Celotto, supporter bassanese molto attivo sul fronte della Pedemontana Veneta, il quale ha parlato di una Equizi come risorsa. In quest'ottica il botta e risposta generalizzato è continuato per una buona ventina di minuti sotto gli occhi elettronici delle telecamere e dei passanti trasformati in pubblico: tra il quale si erano assiepati semplici cittadini e anche attivisti dei partiti tradizionali.

L'ex consigliere dal canto suo, usando un po' d'ironia ha precisato alcune cose: «Qualcuno potrebbe dire che il bailamme di oggi è una finzione che ci siamo studiati a tavolino per dare risalto all'iniziativa. Ma tralasciando le battute io ripeto che mi sono semplicemente limitata ad annunciare la fondazione di un meetup e di comunicarlo al pubblico. Massima chiarezza. Massima trasparenza. Nessuna iniziativa politica o comunicato politico a nome del movimento. Punto. Se c'è qualcuno che poi ci vede dietro trame oscure o manovre di corridoio è bene che si informi». Appresso un'altra precisazione: «Tutti conoscono la mia storia. Sono stata sbattuta fuori dalla Lega nel 2005-2006 per avere combattuto senza se e senza ma gli intrallazzi e i poteri forti che da anni imperano in città. Rinunciai nel 2004 ad un posto da assessore all'urbanistica nonché ad un quasi certo posto, se avessi da brava obbedito agli ordini, da candidato alle europee, con la prospettiva seria di una seggiola lautamente retribuita. Ho continuato le mie battaglie fuori dal consiglio comunale di Vicenza sempre senza curarmi del tornaconto personale. Pagando in prima persona sulle mie spalle tra querele per diffamazione e azioni civili da cui sono uscita sempre indenne. Per non parlare delle intimidazioni e delle pressioni. Sfido chiunque a dimostrare la ricerca di un tornaconto personale».

Poi un'altra considerazione: «In questi giorni la stampa locale ha parlato a piene pagine delle amministrative di Sarego nel Vicentino. Lì in consiglio ci finirà un ex leghista uscito dal Carroccio dopo di me. Come mai i non c'è stata la sollevazione di scudi che c'è stata con la sottoscritta la quale ha solo aperto un meetup?». E rispetto ai rilievi mossi nei suoi confronti Equizi ad ogni buon conto fa sapere che «sotto sotto si tratta di cose che alla fine di fanno capire che nel movimento le cose vengono dette in faccia, senza peli sulla lingua e senza ipocrisie, magari con rudezza. Il che è un bene. Ciò significa che chi guarda al Movimento Cinque Stelle è lontano anni luce dalle pastoie della partitocrazia. Ed è ovvio che io sono qui per parlare con tutti e mettermi a servizio di tutti. Anche con chi la pensa in modo difforme da me. Anche con chi mi manda a quel paese».


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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