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Medicinali equivalenti, #FabbricheAperte parte dalla ZETA Farmaceutici

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 11 Settembre 2015 alle 23:59 | 0 commenti

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AssoGenerici
I principali centri di produzione italiani di farmaci equivalenti aprono le porte, alla stampa, ai politici e agli amministratori locali. È partita oggi dalla ZETA Farmaceutici di Sandrigo (VI) l’iniziativa #Fabbriche Aperte, lanciata da AssoGenerici per far conoscere al grande pubblico e ai decisori il valore produttivo, occupazionale ed economico delle aziende italiane attive nel segmento dei farmaci generici, già messo in luce dalla studio sul comparto elaborato da Nomisma e presentato il 5 maggio scorso.

#Fabbriche Aperte è anche l’occasione per favorire una corretta informazione sugli standard di qualità dei medicinali equivalenti, molti dei quali prodotti proprio in Italia, dalle stesse aziende che li sintetizzano anche per conto di grandi aziende di farmaci “di marca”, seguendo i più stringenti requisiti delle “Good Manifacturing Practice” (GMP). All’appuntamento di oggi in ZETA Farmaceutici presenti anche il senatore Enrico Cappelletti, l’onorevole Federico Ginato, deputato, e l’onorevole Flavio Zanonato, europarlamentare. Zeta Farmaceutici occupa complessivamente 244 dipendenti e nel 2014 ha registrato un fatturato di 84 milioni di Euro, con una produzione pressoché equamente ripartita fra la manifattura per conto terzi e la sintesi di propri prodotti.  Nata come officina galenica nel secondo dopoguerra, l’azienda è tra i membri fondatori di Assogenerici e vanta una riconosciuta expertise specifica nel campo della farmacopea, che la  rende tutt’oggi partner di diversi Gruppi italiani e internazionali per le attività di Ricerca & Sviluppo. “‘Fabbriche aperte’ è innanzitutto un’operazione di trasparenza, che va di pari passo con la progressiva affermazione del farmaco equivalente in Italia – ha detto Enrique Häusermann, Presidente di AssoGenerici.“Bisogna ricordare – ha proseguito Häusermann -  che i farmaci generici rappresentano oggi il 19,5%  di tutte le confezioni di medicinali dispensate in Italia, pari al 10,7% della spesa farmaceutica. É importante, quindi, che cittadini e decisori possano constatare che questa notevole quota di medicinali utilizzati ogni giorno in Italia sono spesso anche prodotti nel nostro Paese, secondo i più elevati standard qualitativi, impiegando personale quasi sempre residente nelle zone dove hanno sede i poli produttivi”. “Non ci sono solo i 230 milioni l’anno di risparmio per il SSN tra gli effetti positivi della diffusione dei farmaci equivalenti – ha continuato Häusermann -, ma anche 10mila posti di lavoro garantiti agli addetti del settore presso ben 60 aziende operanti sul territorio nazionale. Un vero e proprio sprint imprenditoriale, produttivo e occupazionale, che si aggiunge all’ampliamento del numero di cittadini i cui bisogni di salute vengono soddisfatti, grazie al generico”.“Gli equivalenti infatti - ha concluso Häusermann – per la loro efficacia, sicurezza e qualità garantita da una produzione di eccellenza, come è il caso di Zeta Farmaceutici sono i principali alleati dell’aderenza terapeutica e dell’accesso alle cure, soprattutto a quelle primarie”. 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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