Quotidiano | Categorie: Interviste, Energia

Maurizio Franzina: conseguenze negative della scelta anti nucleare. Resteremo senza energia

Di Marta Cardini Lunedi 13 Giugno 2011 alle 20:14 | 1 commenti

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Per Maurizio Franzina (Pdl) il risultato del referendum sul nucleare era assolutamente previsto e scontato. Ma la strada scelta dai cittadini potrebbe avere pesanti conseguenze, come quella di restare senza energia elettrica fra un paio d’anni.

“La scelta contro il nucleare ha dei risvolti pesanti. La conseguenza più diretta è quella che l’estero non ci venda più l’energia elettrica. Oggi noi compriamo dalla Francia il 17% dell’energia. Ma se la Francia chiudesse le centrali più vecchie e non avesse più la possibilità di venderci il suo surplus energetico? Bisogna chiedersi: i francesi preferiranno illuminare Parigi o Roma?”

Secondo Franzina ora resta da affrontare il problema di una pesantissima dipendenza energetica dall’estero. La nostra produzione interna di energia sarebbe minimale. E potrebbe arrivare il giorno in cui i Paesi vicini non ci venderanno più l’energia.

“Il risultato del referendum sul nucleare era assolutamente previsto e scontato, dato il sentimento dei cittadini sulla questione della recente vicenda giapponese. Ma ogni scelta ha le sue conseguenze. Compresa quella della possibilità di restare senza energia fra meno di due anni”.

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Commenti

enzucciu
Inviato Lunedi 13 Giugno 2011 alle 23:21

Ma la smetta di raccontare panzane, non resteremo mai senza energia, Vada sul sito della Terna, www.terna.it, e vedrà come la potenza installata in Italia è quasi il doppio del picco di massimo consumo verificatosi nel luglio 2007. Se importiamo energia dall'estero è solo perché la Francia ha un eccesso di produzione di energia nucleare e, sopratutto di notte, non potendo utilizzarla né immagazzinarla, è costertta a svender eenergia, altrimenti la sua rete salterebbe, Se compriamo energia è solo perché conviene all'enel ed ai suoi azionisti che possono guadagnarci di più, ma ai cittadini non ne viene niente in tasca perché i prezzi non diminuiscono, A causa della crisi il consumo di energia negli ultimi anni è in diminuzine e, probabilemnte, lo sarà anche in futuro, Se iniziamo a risparmiare, a ristrutturare gli edifici, nel giro di 5-6 anni potremmo risparmiare l'equivalente dell'energia prodotte da due centrali nucleari del tipo di quele che non saranno mai più installate in Italia.
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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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