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Mattinata all'insegna della musica e della letteratura a Cavazzale con Il Premio letterario Zanella, Baldo: un poeta che fece delle note la sua penna

Di Sara Todisco Sabato 30 Aprile 2016 alle 14:08 | 0 commenti

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Per la cerimonia di premiazione dei vincitori dell’11a edizione del Premio letterario Giacomo Zanella, oggi, 30 aprile, la Sala Bressan di Cavazzale è gremita. Il sindaco Claudio Benincà dà un saluto e parla fiero dell'iniziativa dichiarando "i complimenti ce li prendiamo tutti noi perché ormai siamo rimasti in pochi a portare avanti la cultura,  questo tipo di cultura, quella che lo stato non fa più. Ma noi ci teniamo e continueremo a farlo". Ad introdurre l'evento è l'assessore alla cultura Maria Luigia Michelazzo che spiega le dinamiche del concorso: la selezione comprende i 30 racconti migliori ovvero vincitori, tra i 120 che hanno raggiunto la giuria, che sono stati poi pubblicati nella raccolta "La musica è nell'aria". Ed è la musica, infatti, la protagonista del Premio e della giornata.

Il professor Italo Francesco Baldo presenta il libro 'Il verso si fa musica - Giacomo Zanella'. Zanella, con una formazione classica del seminario nel quale fu istruito, era un presbitero, traduttore e poeta che "fece della musica la sua penna".

"Il valore del poeta è paragonabile a quello del Palladio per Vicenza" continua Baldo, "entrambi sono stati definiti classici. Ma tale non è stato Zanella. Egli sfruttò la sua formazione classica con originalità per parlare della sua epoca, quella che viveva. La sua poesia è nipote di quella classica".

In Zanella di trova un poeta che cita poche volte 'musica' nelle sue opere, ma la musica era ovunque, in particolare attraverso la natura, una natura che "vibra quel concerto dell'universo in cui il poeta credeva" conclude il professore.

Un lavoro di ricerca e trascrizione molto impegnativo quello che ha interessato Italo Francesco Baldo, con cui ha collaborato una "giovanissima", scherza il professore, suora 91enne che "ha trovato molta meno difficoltà di me nel trascrivere Zanella". E a parlare di musica continua il Maestro Mattia Cogo, "ho avuto l'onore di passare del tempo sulle note di Zanella. Mi ha colpito molto il suo repertorio di voci bianche: si tratta di bambini, di fatto, che cantano spartiti davvero complessi e questo mi ha fatto capire che erano abituati sin da piccoli ad avere a che fare con la musica e con il canto e questa è una cosa molto bella. Trattava il canto in diversi generi e ambiti, sia sacro che non. Il canto ha una grande importanza, se vogliamo anche terapeutica. Ha un potere sociale e psicologico ed è qualcosa che dovremmo continuare a valorizzare ancora oggi".
Prima di passare alla premiazione, viene presentata la giuria dall'assessore Michelazzo, composta da lei medesima, Italo Francesco Baldo, Aldo Zordan presidente FITA Veneta Regionale, Mauro Maruzzo, Maestro Mattia Cogo e Sara Rattaro e il coro allieta la sala con dei brani musicali di Zanella accompagnati dal piano. L'autrice genovese Sara Rattaro prende poi la parola per ringraziare la città che amorevolmente la ospita "voglio ringraziare la Giunta che si ostina a fare cultura, che invece nel nostro stato, si sa, è la prima ad essere tagliata fuori. Ma ancora di più grazie a questa iniziativa per aver dato spazio ai sogni, che spesso vengono sopraffatti e messi da parte in questa società di solo profitto. Questo è un concorso in cui molti si sono messi alla prova e hanno messo in gioco i propri sogni".
Dopo aver "gustato" nell'arco della giornata anche il sapore di una chicca raccontata dall'assessore Michelazzo (Luigi Denza autore della napoletanissima Funiculì funiculà, che è stata cantata in sala, ha musicato dei versi di Zanella), la mattinata in musica si conclude con la premiazione dei vincitori nonché con una piacevole lettura dei tre racconti arrivati sul podio a cura di Eros Zecchini.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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