Mastella e campioni a Città della Speranza
Venerdi 25 Dicembre 2009 alle 08:34 | non commentabile
Csi Vicenza  Â
Matteo Galvan, Lorenzo Lollo Bernardi, Igor Barbazza ed Enrico Mastella per il Natale con i piccoli ospiti di "Città della Speranza" di Padova
Il veterano di mille battaglia sportive, due mondiali vinti nel proprio carnet, con gli occhi velati di tristezza, confessa di sentirsi inerme davanti alla sofferenza dei piccoli ricoverati nel reparto di Oncoematologia Pediatrica di Città della Speranza, l'Azienda Ospedaliera di Padova che dal 1968 accoglie i bambini colpiti da neoplasie. Lui, lo spilungone di m 1,99, martello della nazionale azzurra vincitutto a cavallo del millennio, è Lorenzo "Lollo" Bernardi, oggi allenatore del volley Padova di A2 balzato di recente agli onori delle cronache sportive per una dura reprimenda nei confronti dei propri giocatori, rei di non adoperarsi a sufficienza nel raggiungimento degli obiettivi societari.
Davanti alla sofferenza dei piccoli Bernardi così come il talentuoso campione di atletica Matteo Galvan e il divo di "100 vetrine" Igor Barbazza, non nascondono la propria emozione ma si sono subito fatti avanti quando Enrico Mastella, il presidente del Centro Sportivo Italiano di Vicenza ha chiesto loro di fare da "Babbi Natale" per i piccoli ricoverati nel nosocomio patavino, oltretutto in un'annata particolare nella storia di "Città della Speranza"
Quindici anni, tre lustri sono trascorsi dalla nascita della fondazione Città della Speranza, un traguardo intermedio nella lunga e durissima sfida nella ricerca contro le malattie, un tempo definite incurabili.
La tradizione della visita natalizia ai piccoli degenti di "Città della Speranza" di Padova quest'anno dopo molte edizioni, si è svolta senza la presenza di Pablito Rossi. Il campione del mondo di Spagna '82 è costretto a casa a Bucine (AR) per essere vicino alla compagna Federica che a giorni gli darà Maria Vittoria.
A sostituirlo degnamente ci ha pensato il trio formato da Bernardi, Galvan e dal "vice commissario" di "100 Vetrine" Igor Barbazza.
Ai bimbi sono stati portati doni, gadget, palloni colorati con la dedica di Bernardi, Galvan e Barbazza e per una mattinata il centro medico ha vissuto in un clima di serenità giusto per anticipare la pace del Natale che purtroppo questi bambini sfortunati dovranno vivere nel loro lettino, però con i genitori al loro fianco.
Durante la distribuzione dei doni, per i saluti e gli auguri ai bimbi ed ai loro genitori, la comitiva formata da Enrico Mastella, Bernardi, Galvan e Barbazza, dal presidente della società sportiva Vicenza Est ha beneficiato della presenza del prof. Modesto Carli, il responsabile del centro medico il quale ha riepilogato i 15 anni di vita di "Città della Speranza" che sono iniziati nel 1994 con il completamento della clinica di Oncoematologia Pediatrica all'interno dell'Ospedale di Padova.
La Fondazione in un decennio ha finanziato con oltre 10 milioni di Euro ben 46 progetti di ricerca scientifica e mezzo milione di euro è stato pure destinato a sostentamento dell'attività del reparto di Oncoematologia Pediatrica dell'ospedale di Vicenza.
Dei 70 comuni che sostengono la Fondazione attraverso la sottoscrizione della "Charta dei Comuni", oltre un terzo sono della provincia di Vicenza mentre la grande scommessa di oggi è quella di portare a termine la "torre della ricerca", il nuovo istituto di ricerca pediatrica per tutte le patologie infantili. Un progetto del costo di ben 25 milioni di euro i cui lavori sono già iniziati e per i quali c'è bisogno del sostegno di tutti, come ha detto il vicentino Andrea Camporese, il presidente di "Città della Speranza". L'appello dei responsabili di Città della Speranza, dei volontari e ricercatori è che l'impegno delle province venete e dei privati non venga a mancare perché la speranza di un futuro, lo si legge negli occhi dei piccoli pazienti, è nel sostegno e nella solidarietà di tutti.
Non si tratta di miracoli ma dei risultati concreti maturati grazie al sostegno dato alla ricerca. Le guarigioni sono passate dal 10% degli anni '60 agli attuali 78%, un capovolgimento frutto del lavoro di studio, ricerca e assistenza pediatrica. Ora è importante non adagiarsi sugli allori anzi gli sforzi vanno intensificati perché come hanno potuto vivere di persona i babbi Natale, è impossibile restare indifferenti davanti allo sguardo sofferente di un bimbo costretto in un letto d'ospedale .
I doni per i bimbi di "Città della Speranza" sono stati offerti dal Centro Sportivo Italiano, Telefono Azzurro, Agip di Alessandro Cavaliere di via Ragazzi del 99 e dalla Pasticceria Giorgio Bolzani di Vicenza. Doni accompagnati anche da un messaggio di speranza e fiducia nel domani per i genitori dei bimbi.