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Massacro di lavoratori italiani in Bangladesh. “Spero non si alimenti odio verso lo straniero”, dice il bengalese Harun Miah, vicepresidente del Consiglio degli Stranieri di Vicenza

Di Edoardo Andrein Domenica 3 Luglio 2016 alle 22:22 | 1 commenti

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La strage di nove italiani, cinque donne e quattro uomini tutti lavoratori per aziende tessili, avvenuta in un bar a Dacca in Bangladesh ha scosso tutta l'Italia, in lutto per i nostri connazionali torturati e sgozzati. I terroristi verso le 21.20 ora locale, le 17.20 in Italia, hanno preso in ostaggio una trentina di persone tra cui venti di nazionalità straniera. Il commando di sei uomini era composto da giovani bengalesi che hanno rivendicato il massacro dicendo di voler “uccidere gli stranieri dei Paesi crociati”. Il Bangladesh è sotto shock e anche i tanti immigrati della comunità bengalese di Vicenza sono rimasti colpiti da ciò che è avvenuto nel loro Paese d'origine. A esprimere le loro sensazioni poche ore dopo l'accaduto è un affranto vicepresidente del Consiglio degli Stranieri di Vicenza, Harun Miah, nato proprio in Bangladesh: “Sono molto dispiaciuto e triste per la strage di Dacca, e in particolare vorrei fare le mie condoglianze alle famiglie delle vittime. La mia speranza è che questi fatti non alimentino sentimenti di odio verso lo straniero, ma dobbiamo restare uniti per poter sconfiggere il terrorismo”.

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Commenti

Inviato Lunedi 4 Luglio 2016 alle 15:21

Ti pareva, la preoccupazione è solo quella che gli Italiani indigeni o nativi, non reagiscano ad eventi delittuosi commessi in nome di un credo religioso. Con quale faccia potrebbe presentarsi il Vice del Consiglio Comunale ...per gli stranieri ? Da non credere. I nostri imprenditori a Dacca, avevano qualche seggio nei parlamentini Bengalesi? Te la do io restare...uniti. Ognuno a casa propria! Mala tempora currunt. Da anni Noi si viveva in Pace e ora? Ogni giorno dobbiamo subire le nefandezze ed i delitti degli stranieri?
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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