Massacro di lavoratori italiani in Bangladesh. “Spero non si alimenti odio verso lo straniero”, dice il bengalese Harun Miah, vicepresidente del Consiglio degli Stranieri di Vicenza
Domenica 3 Luglio 2016 alle 22:22 | 1 commenti
La strage di nove italiani, cinque donne e quattro uomini tutti lavoratori per aziende tessili, avvenuta in un bar a Dacca in Bangladesh ha scosso tutta l'Italia, in lutto per i nostri connazionali torturati e sgozzati. I terroristi verso le 21.20 ora locale, le 17.20 in Italia, hanno preso in ostaggio una trentina di persone tra cui venti di nazionalità straniera. Il commando di sei uomini era composto da giovani bengalesi che hanno rivendicato il massacro dicendo di voler “uccidere gli stranieri dei Paesi crociatiâ€. Il Bangladesh è sotto shock e anche i tanti immigrati della comunità bengalese di Vicenza sono rimasti colpiti da ciò che è avvenuto nel loro Paese d'origine. A esprimere le loro sensazioni poche ore dopo l'accaduto è un affranto vicepresidente del Consiglio degli Stranieri di Vicenza, Harun Miah, nato proprio in Bangladesh: “Sono molto dispiaciuto e triste per la strage di Dacca, e in particolare vorrei fare le mie condoglianze alle famiglie delle vittime. La mia speranza è che questi fatti non alimentino sentimenti di odio verso lo straniero, ma dobbiamo restare uniti per poter sconfiggere il terrorismoâ€.
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