Marita Busetti balla da solista tra Thiene, Provincia e Roma
Lunedi 23 Maggio 2011 alle 11:32 | 0 commenti
Da VicenzaPiù e Ovest - Alto Vicentino n. 214 in distribuzione
Marita Busetti balla da solista tra Thiene, Provincia e Roma
di Anonimo Leghista
Da brava attivista di sinistra, fin dai tempi del liceo, ma con rigida educazione militare, ha atteso disciplinatamente il suo turno prima di fare il suo ingresso nella scena della politica attiva. Tanta forma e formalismi, bel sorriso ma, dicono i detrattori, dietro all'apparenza sembra ci sia il nulla ...
Ed infatti si è tanto preparata a fare l'assessore nella "sua" Thiene ma, appena ha potuto, l'allora Sindaco Schneck l'ha spedita dritta in Provincia, dove la quasi coetanea Dal Lago l'ha presa, ma non troppo, sotto la sua ala protettrice. Il salto è stato notevole, tipo quello per il quale ha rischiato grosso lanciandosi col parapendio. Pur avendo il tempo di studiare dal letto d'ospedale, non è stata neanche capace di fare l'assessore provinciale. E così via, in salita: Sindaco a Thiene. Grazie soprattutto allo scellerato candidato forzista Samperi che, alla vigilia del ballottaggio, dichiarò di accettare l'appoggio del Pd. Patto contro natura che alla fine ha premiato la prof andata in pensione. Ma non le riesce neppure di fare il Sindaco e, tra un rimpasto e l'altro di Giunta, ecco l'ennesima chance: segretario provinciale della Lega Nord vicentina. Per il movimento nordista è un momento tutto d'oro: vince a mani basse ogni sorta d'elezione, anche a discapito degli alleati di centrodestra. La Marita che sorride vuole ogni giorno la foto sul giornale, meglio quelle ritoccate o di qualche anno fa. Meglio anche con quel tricolore al collo che fa tanto bene in zona-Anci, nonostante, causa mal di pancia della coscienza critica leghista, non lo possa festeggiare da sindaco della "sua" città . Ma le cambiali firmate cominciano a pesare: non le riesce la difesa d'ufficio del sen. Filippi e viene esautorata da ogni possibilità d'intervento sulla spinosa questione Ptcp-Cis, che viene avocata direttamente dal trevigiano Gobbo. Con il suo pigmalione Finozzi si dedica anima e corpo alle elezioni amministrative degli 11 comuni chiamati al voto in terra vicentina. Fa tutto da sola con l'assessore-re delle preferenze alle regionali 2010, e combina un bel disastro. Scaricata anzitempo dalla Dal Lago, viene spinta fino alle lacrime dal veterano Stefani. Vacilla, barcolla, ma non molla. Non farà il bis a Thiene (è talmente debole che il Pd le ha già lanciato la sfida in casa, con un anno d'anticipo) e non possono darle la Presidenza della Provincia nel 2012, che a questo punto passerà al Pdl (o rimarrà leghista solo se ad ambirla sarà la Manuelona, oggi fuori dai giochi comunali grazie all'asse ... Sartoriati e a inizio maggio autrice di un maldestro tentativo di scalzare Schneck col caso Cis-Filippi per inviarlo a Roma senza preventivare la sua contromossa che col sub emendamento approvato ne ha salvato a dir poco la faccia, n.d.r.). Incapace di tutto, impreparata a tutto e vestita come un'adolescente ha dichiarato per tempo agli amici il suo prossimo obiettivo: vuole andare a Roma, preferibilmente al Senato. E non ci farebbe certo una brutta figura ...
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