Marco Pesavento: miglior portiere
Giovedi 25 Marzo 2010 alle 04:32 | 0 commenti
Caoduro Diavoli Vicenza  Â
Marco Pesavento: miglior portiere della regular season
Marco Pesavento, asiaghese classe 1984, ha cominciato a giocare qualche partita a roller a Vicenza giovanissimo, quando la squadra berica era in serie B e lui militava nelle giovanili dell'Asiago Hockey (ghiaccio). Ha iniziato a vestire la maglia dei Diavoli con assiduità dal secondo anno di A2, stagione 2002/2003, crescendo di fatto nella società vicentina, vivendo gli anni delle promozioni e tutte e sei le stagioni della massima serie. E' stato premiato come miglior portiere del girone B nel campionato 2006/2007 e quest'anno è risultato il miglior portiere della regular season per media gol subiti: 54 gol su 756 minuti giocati, davanti a Jurai Franko dei Pirati Civitavecchia (prossimi avversari nei quarti di finale play off) e Marco Peruzzi dei Lions Arezzo.
"Il Pezza, quest'anno, è stato protagonista in molte gare, tenendo in partita i compagni anche quando le cose in attacco funzionavano a singhiozzo, dando sicurezza a tutta la squadra in molte occasioni". Esordisce con queste parole Marco Ferrari, Team Leader dei Diavoli, commentando la stagione fin qui vissuta dal portiere vicentino. "É un portiere che si esalta nelle partite che contano, soffrendo talvolta proprio le gare meno importanti in cui le motivazioni sono inferiori, ma quest'anno - prosegue il dirigente vicentino - ha fornito buone prestazioni e soprattutto maggior costanza di rendimento, registrando anche due shoot-out contro Modena in casa e contro Ferrara in trasferta".
Di poche parole e all'apparenza tranquillo, il Pezza (come tutti i compagni lo chiamano) difficilmente in pista si lascia andare a proteste o reazioni, ma quando serve fa vedere in gara il suo valore, anche se ammette di avere un difetto di..."testa" che lo porta ad avere un rendimento altalenante. In regular season quest'anno i risultati gli hanno dato ragione e, merito anche della miglior difesa del campionato, spera di mantenere questo primato fino alla fine.
"Sono molto contento - ammette Marco Pesavento - non pensavo di farcela ed è una bella soddisfazione. Mi era già successo qualche anno fa, ma c'erano due gironi e quindi poteva essere più semplice, ora ha più peso e ad inizio campionato non ci pensavo proprio. Quest'anno però mi sembra di aver più voglia di giocare, di allenarmi. Per la gara di domenica contro Civitavecchia so che società e allenatore mi danno fiducia e questo è un ulteriore stimolo a fare bene".
- Con i play off le partite diventano tutte dei big match e non si può sbagliare.
"Adesso ogni partita pesa di più, ma cercheremo di fare il meglio. Nell'ultima gara contro Milano non mi aspettavo comunque una gara così intensa e così bella, invece abbiamo giocato bene, con tutte e tre le linee, e sono soddisfatto anche della mia prova. Con i Pirati sarà tutta un'altra storia, anche per il viaggio lungo, per le condizioni della pista. Sarà una sfida anche con Franko (secondo miglior portiere), che è molto forte e fa gran parte della squadra. Come portiere lavora molto di posizione ed è efficace".
- Quali sono i pregi e i difetti di Pesavento portiere?
"I difetti sono i soliti: il fattore psicologico, la difficoltà di concentrarmi in alcune situazioni. Dal punto di vista tecnico forse non sono tanto veloce. Per i pregi invece lascio che siano altri a dirli, non saprei".
- Quali sono state le partite più belle del campionato?
"A livello individuale sicuramente il derby ad Asiago (vittoria dei Diavoli per 3-2). Non dovevo nemmeno giocare ed invece sono stato in pista tutta la partita ed è stata una bellissima gara. Anche a Roma, personalmente, non avevo fatto male, ma il risultato non c'è stato. Invece le partite contro l'Edera non mi sono piaciute, né in casa né in trasferta, e poi non parliamo di Torino: un disastro per tutti, compreso il sottoscritto. Per il resto penso di aver avuto un buon rendimento, abbastanza costante".
- Domenica iniziano i play off, quale sarà il ruolo dei Diavoli?
"Dipende molto da che squadra avremo, se giocheremo a due o tre linee. Diciamo che se siamo in pochi, soprattutto contro Asiago sarà veramente dura. Loro restano sempre i favoriti, sono la solita squadra, possono anche andar male, ma restano quelli da battere. E poi non credo siano in difficoltà , ai play off vengono sempre fuori, anche se senza allenatore non è facile. Trieste (Edera) ha fatto una "furbata" e ha potuto scegliere chi incontrare e ha optato per la parte di tabellone con l'Arezzo che, comunque, è una buona squadra. Non sarebbe male una finale diversa dal solito, servirebbe anche per il movimento, ma Asiago e Trieste sono le più forti".
- Arrivato a Vicenza nelle giovanili, hai mai pensato di cambiare?
"Nel roller sono cresciuto a Vicenza e mi sono sempre trovato bene. Non ho mai pensato quindi di cambiare: ho sempre giocato, l'ambiente è molto buono e posso sempre allenarmi con i compagni. Per me non avrebbe senso giocare solo la domenica senza fare gli allenamenti in settimana, come avviene all'Edera, non c'è gusto, ti passa la voglia di giocare ad hockey. A Vicenza, invece, abbiamo fatto un bel gruppo, c'è sempre qualcuno di Asiago e ormai sono come a casa. E poi ho bisogno di giocare e di sentirmi considerato, mentre in altre squadre, come Asiago, dove l'ambiente è diverso, sarei uno dei tanti".
- Dove potranno arrivare i Diavoli?
"Quest'anno come non mai è un grande punto interrogativo. Intanto vediamo domenica".
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