Marco Marangoni e massaggi Shatsu gratis per disoccupati: la voglia di ripartire
Mercoledi 25 Aprile 2012 alle 14:42 | 0 commenti
Regione Veneto - "Sono io che devo ringraziare Marco Marangoni, che con la sua lettera mi ricorda, e io dico che ricorda a tutti, che dobbiamo ridare alla gente la voglia di costruire il proprio futuro". E' il commento dell'assessore alle politiche della mobilità del Veneto alla lettera di Marangoni, "che mi ringrazia per quello che ho detto e cercato di fare tre anni fa, senza riuscire nel comune obiettivo, ma che gli ha dato la spinta per dare una svolta alla sua vita e alla sua attività ".
"Questo signore - ricorda l'assessore - era all'epoca un cassintegrato, poi disoccupato, con la passione del massaggio Shiatsu, che mi aveva chiesto se potevo intervenire per realizzare una sua idea: eseguire trattamenti shiatsu nelle stazioni di servizio autostradale a beneficio dei guidatori. A me sembrò una idea utile e scrissi alle società autostradali. La cosa però non andò in porto e lo stesso Marangoni mi dice ora che forse era troppo complicata da realizzare (ma chissà ...). E tuttavia, mi ringrazia perché l'aver creduto in lui ed elogiato la sua mentalità aperta (cosa che ribadisco) gli ha dato l'energia per mettersi in proprio e dare vita ad uno studio Shiatsu la cui attività sta andando bene (offre anche gratis massaggi ai disoccupati, ndr)".
"Secondo me è un piccolo ma concreto esempio di quello che deve essere l'obiettivo di tutti: dobbiamo avere più fiducia nella gente e nella sua voglia di realizzare le proprie idee - aggiunge l'assessore - contrastare la rassegnazione, pur in una situazione sempre più difficile dal punto di vista economico e piuttosto nebulosa dal punto di vista politico, perché non dà prospettive".
"Tutti hanno più o meno capito cos'è lo spread, nessuno capisce perché le borse brucino euro a miliardi per emozioni che poco hanno a che fare con la produzione reale e con il lavoro; produzione e lavoro che non sembra trovino nel sistema finanziario il credito che servirebbe a dare corpo all'ottimismo rimasto e a rinvigorire quello possibile. Se restiamo ancorati alle nozioni scolastiche o accademiche di economia richiamo di non trovare la via d'uscita, mentre serve qualcosa che ci spinga ad agire e a cambiare anche opinioni sedimentate, pur sapendo che oggi tutto è più difficile di ieri e che domani le difficoltà saranno presumibilmente ancora maggiori. Certo, è facile a dirsi, molto meno a farsi. Per di più io appartengo ad una categoria di persone, ‘i politici', che stanno diventando l'obiettivo del legittimo malcontento dei cittadini. L'ottimismo perduto non è facile da ripristinare, ma è proprio questo che dovremmo fare e sul quale dobbiamo metterci in gioco".
"Credo proprio che andrò a trovare il signor Marangoni - conclude l'assessore - ma oggi è lui che ha dato a me uno spunto importante: operare perché la gente torni a credere in se stessa e torni ad essere protagonista della nostra società ".
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