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Manzato:"La qualità del territorio è un bene collettivo. Fermare chi truffa"

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 10 Agosto 2011 alle 11:04 | 0 commenti

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Giunta Regionale Veneto - “La qualità del territorio è una ricchezza collettiva che va tutelata ad oltranza. Chi la compromette con l’inganno danneggia tutti e semina conseguenze negative durature. Nessuna tolleranza, dunque, e anzi chi ha dubbi sull’origine e la qualità dei prodotti informi le forze dell’ordine, che ringrazio per la loro attività di controllo e repressione”. Lo ha ribadito l’assessore all’agricoltura del Veneto Franco Manzato, alla luce della truffa bloccata ieri dal Corpo Forestale dello Stato e dall’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari di Susegana, che hanno sequestrato confezioni di stracchino che riportavano la scritta “prodotto con buon latte italiano” nonostante venisse utilizzato latte proveniente in Slovacchia e un tir proveniente da quel paese che trasportava oltre 15 tonnellate di stracchino e una di formaggio con nome tipico trevigiano.

“Purtroppo il buon nome del made in Veneto fa gola a molti, perché la sua qualità è un valore in più. E qualche persona senza scrupoli lucra illecitamente sulla differenza – ha affermato Manzato – tra l’anonimato internazionale e i nostri prodotti giustamente famosi. Il danno è enorme: per i produttori e i commercianti onesti, per i consumatori, per l’erario, per tutto il territorio interessato, che viene svilito e impoverito. Per questo diventa ancor più indispensabile che venga dichiarata non solo l’origine della materia prima, ma anche la destinazione dei prodotti che entrano nel nostro Paese e invito tutti a segnalare ogni anomalia: un controllo in più è solo un’ulteriore garanzia e chi opera in maniera illecita deve sentire addosso gli occhi di tutti”.

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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