Manzato: rilancio zootecnia bovina da carne
Sabato 7 Agosto 2010 alle 22:43 | 0 commenti
Franco Manzato, Regione Veneto - La zootecnia bovina da carne veneta e italiana ha bisogno di una strategia complessiva di rilancio per farla uscire da una crisi pesante, che vede oggi gli allevatori penalizzati da una perdita secca di oltre 200 euro per ogni capo commercializzato.
Il problema è stato approfondito tra gli esponenti dell'associazione di produttori Unicarve, guidati dal presidente Fabiano Barbisan, e l'assessore regionale all'agricoltura Franco Manzato, al quale è stato presentato il piano di rilancio che Italia Zootecnica ha già formalizzato alle organizzazioni professionali agricole nazionali.
"Per il Veneto, maggiore produttore nazionale di vitelloni e di vitelli a carne bianca, la produzione di carne bovina è una questione strategica - ha ricordato Manzato - perché il settore incide sull'intero sistema agricolo regionale, compresa la produzione di oleaginose; per l'Italia è altrettanto essenziale, per garantire una significativa quota di autoapprovvigionamento interno e la fornitura di carni di qualità "made in Italy", rispetto ad un'invasione sempre più consistente di carne proveniente da altri Paesi europei ma anche extraeuropei, ormai superiore alla metà della domanda nazionale".
Gli esponenti di Unicarve hanno richiesto a Manzato di sostenere, nella Conferenza Stato - Regioni, il Sistema di Qualità Superiore Nazionale per una approvazione rapida della proposta di Decreto Ministeriale. E' stato pure chiesto un sostegno alla proposta di Disciplinari di Qualità per il "vitellone ai cereali" e per il "vitello al latte e cereali", e alla richiesta di STG (Specialità Tipica Garantita) per il "vitellone ai cereali", rispetto al quale è stata anche sollecitata l'attivazione della Legge regionale 12 del 2001 relativamente ad uno specifico disciplinare di produzione.
Occorrerà in proposito - hanno sostenuto gli allevatori - attivare un sistema per presentare le domande di adesione al Marchio QV (Qualità Veneta) e, successivamente, prevedere un'iniziativa nel Programma di Sviluppo Rurale per le aziende zootecniche. In relazione alle difficoltà segnalate da alcune aziende, è stata pure richiesta una proroga per le attività previste nel Progetto Integrato di Filiera presentato da Unicarve.
Per quanto concerne infine la valorizzazione della produzione regionale, gli allevatori hanno chiesto che la Regione sostenga il progetto "Lo Scrigno delle Carni", anche con azioni di turismo integrato.
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