D'accordo Manzato e monsignor Toso: Ogm creano dipendenza economica
Sabato 23 Giugno 2012 alle 14:38 | 0 commenti
Franco Manzato, Regione Veneto - "Sono grato delle affermazioni sugli organismi geneticamente modificati pronunciate dal segretario del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace monsignor Mario Toso. Bisogna che sia ben chiaro quali sono i problemi che essi creano nella società , nella natura, nel lavoro e nel rapporto tra i fornitori esclusivi di sementi e chi si trova ad usarli". Lo ha detto l'assessore all'agricoltura del Veneto Franco Manzato, sostenitore del fatto che "l'utilizzo di sementi ogm crea una vera e propria dipendenza economica all'interno del sistema primario nei confronti dei detentori dei brevetti, compromette la biodiversità e non risolve i problemi della fame nel mondo".
"Mi auguro - ha aggiunto Manzato - di non dover ascoltare su questa autorevole presa di posizione le solite affermazioni di routine che essere contro gli ogm significa essere oscurantisti, contro la scienza e il progresso e il miglioramento dell'agricoltura. Qui il discorso ben individuato da Mons. Toso è sugli interessi che stanno dietro ai produttori di sementi ogm, i quali sanno bene che, una volta conquistato un mercato, chi li adotta non può tornare indietro. Sugli esseri viventi, piante comprese, non dovrebbe esserci brevetto, semplicemente: c'è un errore di partenza. Nello stesso tempo, la nostra agricoltura non deve lasciarsi tentare da falsi compromessi, il cui obiettivo è solo di aprire una strada alternativa alle multinazionali rispetto alla nostra tipicità . Per quanto ci riguarda - ha concluso l'assessore - la riforma di Veneto Agricoltura ha proprio lo scopo di incentivare la ricerca e la sperimentazione, finalizzata a migliorare i prodotti, a a rendere più economici e ambientalmente compatibili i processi produttivi, trasmettendone direttamente i risultati alle imprese agricole. L'obiettivo è mantenere un'agricoltura di qualità , ricca di sapori e che crei più reddito a chi lavora la terra. Nella cosiddetta coesistenza, che qualcuno ha tentato e tenta di imporre come fatto compiuto, non c'è alcuna ricerca né alcun progresso, ma un atto di forza che di fatto avvantaggia interessi che non sono quelli dei nostri agricoltori".
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.