Manuela Dal Lago al telefono su visita in questura, caso profughi e vacanze a Panarea
Mercoledi 12 Agosto 2015 alle 00:42 | 0 commenti
Fa ancora notizia Manuela Dal Lago, Lega Nord doc, ex presidente della Provincia di Vicenza, ex parlamentare ed attuale consigliere del Comune di Vicenza da candidata sindaco battuta nel 2013, cinque anni dopo la data propizia per la candidatura nel 2008, saltata per... non far vincere Lia Sartori, a quel tempo molto più interessata al suo ruolo in Europa e poi (non) travolta dai recenti scandali degli appalti di favore in Veneto che hanno affossato il più rumoroso Giancarlo Galan.
È bastata una suo visita in Quesstura stamattina, accompagnata dal marito e ricevuta da questore e capo della Mobile, per incuriosire il nostro Pietro Rossi e gli altri cronisti presenti per il solito e quotidiano giro in cerca delle notizie ufficiali che giorni fa Tiziano Bullato si era convinto, colpa della calura?, di gestire in proprio.
"L'avranno chiamata" Sarà a ndata a denunciare qualcosa?", ecco le domande che si saranno fatte i colleghi e che lei, magari, ha incoraggiato dicendo sornione: "saprete tutto a tempo debito...".
Tutto cosa? Forti della stima che dal 2013 ci dichiara, dopo aver capito (?) che non ce l'avevamo con lei "a priori" quando raccontavamo di fatti per lei non piacevoli, l'abbiamo "provocata" con un sms mentre in centro ci accingevamo a mangiare una pizza con i nostri collaboratori Pietro Rossi e Andrea Fasulo parlando del prossimo e meno prossimo futuro dei nostri medi.
E Manuela ci ha richiamato subito, prima che ordinassimo dimostrando, ostentando?, meraviglia per la curiosità generale e, dopo che le ribadivamo che un personaggio pubblico deve essere abituato a questo, ci intratteneva con una lunga telefonata che sintetizziamo così: «Sono solo andata con mio marito a porgere un saluto di cortesia in Questura prima di partire per le mie solita vacanze a Panarea, che amo raggiungere sul tardi per godermela meglio di quando è super affollata. Nulla di più, nulla di meno, ma una cosa gliela dico: in tutto il tempo che ho passato in Viale Mazzini l'attività unica, se non prevalente, delle forze dell'ordine era occuparsi delle problematiche legate ai profughi o ai sedicenti tali. Saltini avrà pure alzato i toni della polemica arrivando a dover reagire alle accuse della Santa Sede inorridendo, magari, i ben pensanti, ma il problema è grande e reale».
A noi, che le facevamo notare che è difficile risolvere con slogan e battute questo problema, che lo si guardi con gli occhi di chi non vuole profughi in casa o di chi prova ad accoglierli pragmaticamente e umanitariamente, e che Luca Zaia può essere capito quando invita la Chiesa ad accoglierli nei seminari vuoti ma sarebbe più credibile se contemporaneamente offrisse di ospitarli, come da noi provocatoriamente proposto, in strutture della regione, come gli ospedali parzialmente dismessi di Schio e Thiene, Manuela Dal Lago ci dice: «Mi sembra una buona idea, anche in termini di sicurezza, per il governatore, domani ne parlo con Roberto Ciambetti per fargliela arrivare nel modo più istituzionale. Che, poi, come mi ricorda lei, ci siano anche grandi interessi in ballo, non solo della Caritas e di altre associazioni cosiddette di volontariato ma anche di struture provate e di alberghi, come a Vicenza l'Hotel Adele, che ora ospita solo profughi e non più turisti, è l'altra facca della medaglia».
Di questa faccia, non proprio di metallo pregiato e neanche di bronzo, ci stiamo per occupare in un servizio che, anticipiamo all'esponente leghista e grazie a lei ai lettori, dovremmo riuscire a pubblicare oggi, mercoledì.
Da panarea a ovunque sarà possibile vederlo su questo mezzo...
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