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Manovre comunali e non solo

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 15 Gennaio 2012 alle 16:34 | 0 commenti

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Italo Francesco Baldo, Presidente di Impegno per Vicenza  -  Non sarà sfuggito a nessuno che dai primi provvedimenti tesi ad abolire le province fin da agosto, sono iniziate le "grandi manovre" nel Comune di Vicenza in vista delle prossime elezioni amministrative, ahimè trasformate, si fa per dire visti i protagonismi in ballo, in politiche. Quando, con i decreti del senatore a vita Monti, si è ben compreso che non ci saranno più i Consigli provinciali e soprattutto le Giunte provinciali, ecco che le manovre, i discorsi, gli ammiccamenti più svariati, le alleanze, i ritorni di fiamma sono diventati l'argomento del giorno, quasi si dovesse votare per il Consiglio Comunale tra pochi giorni.

Non è solo la questione delle tessere nel campo del popolo delle libertà ad essere un punto di contesa, il vero problema è come arrivare nell'aula del Coniglio comunale in posizione di vittoria. Sembra, dicono, si sussurra, che l'attuale Sindaco di Vicenza sarà comunque il vincitore. Infatti egli porta con sé tutto quanto ha compiuto per la città, miriade di progetti, sistemazione di ogni problema; a sentire il primo cittadino la città ha risolto tutto, tranne, purtroppo i problemi dei servizi sociali, che mancheranno a detta del Sindaco, dei marciapiedi, ma in compenso abbiamo rotatorie, senza adeguati passaggi pedonali (in Via dei Mille solo uno per quattro strade) ecc. Dato per certa la vittoria, quale sarò la compagine per rafforzare questa vittoria? I vecchi alleati, non sembrano in grado di condizionare, la spinta propulsiva di quattro anni fa. L'erigendo, utilissimo alla città, parco non è più una questione di richiamo e i tentativi del gruppo che fa capo al consigliere Bottene non hanno, mi pare, una vera presa, e non sono nemmeno molto seguiti dalla stampa. Il Partito democratico sembra recalcitrare in molti esponenti, per non parlare della base. Il Centro agganciato nelle figure di Cicero e Pecori non danno grandi garanzie di voti. Ecco quindi la soluzione specchietto. Costruiamo un laboratorio di ammiccamenti per costruire una politica traversale a tutti gli schieramenti, ma in grado di stabilire da subito chi sarà il vincitore, la cosa più importante per il Sindaco e i vantaggi di coloro che hanno già stabilito le loro relazioni più strette, sempre il Sindaco e alcune frange della Casa delle Libertà, insieme all'UDC, a Cicero e qualche altro frammento, da accontentare con qualche poltrona, così il gioco è fatto.
Bisogna però che le caselle siano tutte completate, ecco che qualche consigliere provinciale si fa avanti per non essere escluso. Il gioco ora è quello delle alchimie, non del manuale Cencelli, che si limitava alla spartizione. Qui è necessario anche un'adesione convinta - ideologica?- al progetto.
Chi subirà? La città che sarà messa davanti ai giochi già consolidati e temo sarà chiamata, con gran cassa di parole, a ratificare.
La città ha necessità invece di superare questa visione, che chiameremo da "caneva" per via dei cibi (poltrone) che vi si conservano, dato che non è nemmeno quella "sacrestia" democristiana che almeno faceva riferimento a valori e a prospettive ben più alte o a Sezioni nelle quali almeno si tendeva ad un dibattito culturale e politico. Si tratta di amministrare le proprie rendite? Questo è un sospetto? No, dai movimenti provinciali e comunali recenti la strada intrapresa è quella di continuare sulla strada intrapresa particolarmente negli ultimi due anni, nonostante qualche letale buca.
La città di Vicenza, mi sembra, dovrebbe riacquistare il proprio ruolo, la propria identità e solo e soltanto quando questo accadrà, ossi farà precedere ai discorsi sulle coalizioni, un vero dibattito culturale di pensieri e prospettive d'azione, solo allora di conseguenza si potrà pensare a come amministrare bene, il bene della città, perché , ricordiamocelo, i patri della patria dell'Ottocento e del Novecento, e quelli della Vicenza dell'unità (Lampertico, Zanella, Fogazzaro, Lioy, ecc.) sapevano anche con un dibattito forte prima, delineare come si dovesse al meglio amministrare la città.


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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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